Sanihelp.it – Estate, tempo di viaggi. Se la meta è una località esotica, è bene prestare attenzione a un disturbo tanto diffuso quanto insidioso, la diarrea del viaggiatore, una forma di gastroenterite che colpisce chi soggiorna in Paesi che presentano scarse condizioni igienico-sanitarie o sono legati a situazioni di infettività maggiori di alcuni microrganismi rispetto ad altri. Le zone più a rischio sono il Centro Africa, il Kenya, l’Uganda, la regione atlantica del continente africano – come la Costa d’Avorio – l’area mediterranea verso il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico.
Causato da un’infezione di germi patogeni, appartenenti a batteri – in primis l’Escherichia Coli e gli Stafilococchi – virus e protozoi, il disturbo si manifesta con un’eccessiva scarica diarroica, che determina una perdita di liquidi ed elettroliti (quali sodio, potassio, calcio, magnesio e altri minerali presenti nei liquidi dell’organismo). Per questo motivo, è fondamentale procedere quanto prima a un’adeguata reidratazione: un’eccessiva disidratazione può risultare pericolosa soprattutto per i più piccoli. Cosa fare per limitare il rischio?
• Iniziare una terapia con probiotici prima della partenza e continuarla per tutta la durata della permanenza in Paesi a rischio.
• Scegliere con cura il luogo di villeggiatura e valutare accuratamente le condizioni igieniche dell’ambiente in cui si andrà a soggiornare.
• Disinfettare i cibi con presidi igienico-sanitari e lavarsi bene le mani.
• Assicurarsi di assumere acqua da bottiglie sigillate e non bere acqua corrente, di cui non si conosce il grado di potabilità.
• All’aggravarsi dei sintomi rivolgersi a un medico al fine di prevenire eventuali patologie che potrebbero peggiorare e creare uno stato di allerta, soprattutto quando si è in un Paese straniero.
Per contrastare la gastroenterite, oltre all’utilizzo di farmaci sintomatici e antibiotici ad ampio spettro, un aiuto arriva dai probiotici, utili anche per preparare il microbiota intestinale al fine di frenare l’insorgenza di ceppi cattivi. Il pool di Lactobacillus plantarum LP01, Lactobacillus delbrueckii LDD01 e Lactococcus lactis subsp. cremoris LLC02 consente di riequilibrare la flora batterica del colon, inibendo la crescita delle specie patogene e prevenendo la comparsa di infezioni gastrointestinali. Per i bambini, un valido alleato è l’associazione di Lactobacillus reuteri LRE02 e Lactobacillus rhamnosus LR04.