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BRA Day, sentirsi come prima

Appuntamento con la ricostruzione mammaria

Sanihelp.it – Ricostruire per cancellare non solo i segni ma anche i brutti ricordi della malattia. Per sensibilizzare su questa possibilità, il 19 ottobre si celebra il BRA Day Breast Reconstruction Awarness, giornata della consapevolezza della ricostruzione mammaria, e per l’occasione reparti di chirurgia plastica e studi professionali aprono gratuitamente le porte alle donne. «Il tema della ricostruzione mammaria è molto sentito – sottolinea Paolo Palombo, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE – perché il tumore al seno colpisce una donna su otto nel corso della vita». E, dopo l’esperienza della malattia, la ricostruzione è fondamentale per recuperare l’integrità fisica, con grandi benefici in termini di benessere psicologico.


Da Torino a Palermo, passando per Trieste, Roma e Napoli in occasione del BRA Day sono tantissimi gli eventi di informazione e sensibilizzazione rivolti alle donne. «Sul sito della SICPRE abbiamo raccolto tutti quelli organizzati dai nostri soci, l’80% dei chirurghi plastici italiani», dice ancora Palombo.

Suddivisi per regione e provincia, sono pubblicati con una piccola descrizione, per aiutare l’utente a trovare la manifestazione più comoda da raggiungere e di maggiore interesse.

Di diversa tipologia gli eventi organizzati. Si va dalla possibilità di effettuare gratuitamente e senza prenotazione una visita senologica, a incontri aperti, in cui chirurghi generali e chirurghi plastici spiegano le ultime novità in fatto di diagnosi e ricostruzioni, fino a veri e propri eventi mondani e culturali. È il caso della sfilata di moda organizzata a Piacenza, in cui 25 pazienti che si sono sottoposte alla ricostruzione diventano testimonial della bellezza ritrovata. Ancora, su iniziativa del Policlinico di Palermo è stato indetto un concorso letterario, Quelle BRAve Ragazze, che ha invitato le donne (ma anche i loro familiari, amici e medici) a raccontare l’esperienza della malattia e di come questa abbia cambiato il corso della vita. Proprio il 19 ottobre saranno proclamate le 10 vincitrici, i cui racconti saranno pubblicati dalla Casa Editrice Leima.

«In Italia le ricostruzioni sono molte – riprende Palombo – ma siamo ancora lontani dal 100%, obiettivo a cui noi chirurghi plastici tendiamo. Spesso le donne non sono informate sulle reali possibilità della ricostruzione, a iniziare dal fatto che si tratta di un intervento realizzato a carico del Servizio Sanitario Nazionale, per il quale quindi la paziente non deve pagare».

Grazie al continuo miglioramento delle tecniche chirurgiche, la ricostruzione dà risultati sempre più naturali ed estetici. «Per ricostituire il cono mammario demolito dall’intervento oncologico il chirurgo plastico ha a disposizione protesi, espansori, matrici dermiche e tessuti della paziente stessa – spiega Palombo -. Le ultime tendenze chirurgiche sono per il mix di tecniche, approccio in grado di migliorare il risultato estetico rendendo l’intervento ricostruttivo il più possibile soft. In un paziente che ha già combattuto la malattia, e spesso ha subito altri interventi, è un elemento molto importante».

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FonteSICPRE

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