Sanihelp.it – Un rimedio antietà per togliersi quel velo di stanchezza e vecchiaia, resistente a creme e sieri ringiovanenti, è un sogno di molti. Il lifting chirurgico però si scontra con la paura della sala operatoria, i rischi dell'anestesia, i dubbi sulle complicanze ecc..
Ecco spiegato perché è sempre più gettonato il lifting non chirurgico ovvero il modo per ringiovanire (sul serio!) senza doversi sottoporre ad un classico intervento che impone un recupero lungo e decisamente impegnativo.
Ma cosa si intende esattamente per lifting non chirurgico?
Il lifting non chirurgico, spiega la dott.ssa Alice Savarin (Medico Chirurgo con specializzazione in Medicina Estetica), si riferisce ad un insieme di trattamenti e procedure che forniscono risultati simili ai lifting senza l'intervento chirurgico reale. Stiamo parlando quindi di una serie di trattamenti e procedure che mirano a contrastare gli effetti dell'invecchiamento.
Invecchiando, il grasso presente nei compartimenti adiposi del viso si riduce progressivamente, causando così cambiamenti dinamici nell'aspetto del viso determinando la formazione di rughe e pieghe cutanee. [1] In parole semplici: l'impalcatura sottostante diventa deficitaria e la cute che la sovrasta tende a »cadere» verso il basso (la cute diventa ptosica).
La chiave del lifting non chirurgico è quindi duplice: ripristinare i volumi persi e risollevare la cute ptosica. Recuperare parte di questo volume in alcune aree del viso come le guance o la regione infraorbitale induce un effetto "lifting" che viene utilizzato per ringiovanire i pazienti. [2,3]
Posizionato in modo strategico, l'acido ialuronico è in grado di liftare i tessuti in modo naturale: le rughe naso labiali si riducono, le guance vengono riposizionate e le rughe della marionetta diventano meno evidenti.
La dott.ssa Savarin conclude che per risollevare la cute stanno avendo sempre maggiore notorietà anche i fili di trazione riassorbibili: vengono posizionati nel derma profondo e sono in grado di risollevare la cute sovrastante senza bisogno di anestesia, senza punti di sutura o tempo di recupero; il paziente è pronto immediatamente per tornare alla propria vita quotidiana. Sono tutti trattamenti associati a tempi di inattività minimi o nulli, il che significa che in genere si può entrare e uscire dall'ambulatorio senza molto disagio.