Sanihelp.it – A volte è proprio solo una questione di numeri. Ad esempio, quelli che di sicuro non ci piacciono sono: prima di tutto il 2020, doppia cifra gemella di un anno difficile da digerire (e che finisca in fretta). Poi il 19 di Covid-19, lo sappiamo bene, non c’era bisogno di dirlo.
I numeri che ci piacciono sono invece quelli del futuro, quelli che stanno arrivando come il 2021. Perché abbiamo tutti una gran voglia di voltare pagina e ci piacciono anche i numeri che fanno pensare e informano. Ai numeri sono affidate anche le leggi, come il 219 che numera appunto una legge, la legge 219, capace di regolare un diritto che è per tutti: quello all'autodeterminazione della cura e alla libertà di scelta nel fine vita. Argomento delicato, drammaticamente delicato proprio in epoca di Pandemia.
Il 14 dicembre scorso è stato il terzo anniversario di questa legge 219 ed anche l’occasione perfetta per promuovere un libro fresco di stampa che si intitola Biotestamento ed è un lavoro di Editrice Bibliografica, ora disponibile in libreria e in formato e-book, che fa parte della collana Movimenti, idee, fenomeni.
Le autrici, Giada Lonati e Barbara Rizzi, medici palliativisti, rispettivamente direttrice sociosanitaria e direttrice scientifica di Vidas ci offrono una visione completa, sulla applicazione nel nostro Paese della legge 219, del Biotestamento e propongono l’occasione di valorizzare il diritto all’autodeterminazione di ciascun individuo oltre che contribuire a costruire un linguaggio condiviso per una corretta informazione.
Grazie alla propria esperienza professionale, le autrici aiutano il lettore a sgomberare il campo da tanti equivoci sul fine vita e a fare chiarezza su argomenti talvolta controversi come cure palliative, morte medicalizzata, sedazione, eutanasia, suicidio assistito e DAT (disposizioni anticipate di trattamento), altrimenti note come biotestamento. Una parola alla volta, sono queste le parole difficili da svolgere, una ad una. Parole che, tutte insieme, compongono la matrice del biotestamento.
Per Vidas tutto questo diventa una missione vera e propria ed è quella di una corretta informazione, per una associazione che dal 1982 offre assistenza ai malati terminali e a cui è destinato parte del ricavato delle vendite di questo libro. Il libro Biotestamento è dunque uno strumento importante che propone un approccio a tutto tondo su quanto realizzato dal punto di vista clinico, etico e giuridico nella definizione di modelli di cura in grado di mettere davvero al centro la persona malata e di garantirne la dignità sino all’ultimo momento di vita.
Il collegamento fra una parola e l’altra, una più difficile dell’altra, come si scriveva qualche riga sopra, è proprio la dignità. La dignità di arrivare alla fine della vita secondo un percorso degno.
La dignità viene prima di tutto, afferma Patrizia Borsellino, bioeticista e docente di Filosofia del diritto all’Università Bicocca, che ha curato la prefazione di questo libro. L’obiettivo di salvaguardare la dignità sino alla fine della vita è proposto da Giada Lonati e Barbara Rizzi senza mai perdere di vista la propria esperienza nel contesto dell’assistenza. – dice l’accademica – È proprio alla luce di questa che consegnano al lettore la consapevolezza delle difficoltà da superare per adeguare le prassi ai modelli, ma anche la ferma convinzione che la distanza possa essere colmata e che non vi siano alibi per non impegnarsi a farlo.
Info sul libro
Titolo: Biotestamento
Autori: Giada Lonati e Barbara Rizzi
Collana: Movimenti, idee, fenomeni – Editrice Bibliografica
Pagine: 168 Prezzo: € 9,90 E-book: € 5,99
I diritti d'autore derivanti dalla vendita saranno devoluti a sostenere VIDAS e i suoi progetti.