Sanihelp.it – Uno studio condotto congiuntamente da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles e dell’ospedale universitario di Helsinky in Finlandia, presentato durante la Scientific Session dell’American Heart Association, ha rivelato come l’arresto cardiaco improvviso, difficilmente è legato all’attività sessuale.
Tale tipo di problematica non è uguale all’infarto, poiché il cuore smette di battere all’improvviso, ma non per mancato afflusso di sangue e comunque l’evento non sembra legato all’attività sessuale.
Gli autori dello studio, per sostenerlo, hanno esaminato i dati relativi a una comunità di un milione di persone negli Stati Uniti nord-occidentali, tutte persone monitorate fra il 2002 e il 2015.
Durante il periodo di studi si sono verificati 4557 casi di arresto cardiaco e di questi casi, solo 34 ovvero lo 0,7%, sono stati considerati dai medici legati all'attività sessuale, con 18 casi verificatisi durante un rapporto sessuale e 15 casi subito dopo.
Tra l’altro questi arresti si sono verificati in uomini giovani, età media 60 anni.
Il rischio di arresto cardiaco improvviso, legato all’attività sessuale, quindi appare quantomeno debole.