Sanihelp.it – Due studi precedenti condotti rispettivamente nel 2013 e nel 2017 avevano evidenziato come utilizzare videogiochi d’azione, in un protocollo sperimentale, potesse migliorare la velocità di lettura, le abilità attentive e la memoria verbale a breve termine ovvero quella dei suoni del linguaggio che viene impiegata quando si legge, in bambini con dislessia, sia di madrelingua italiana sia inglese.
Oggi uno studio condotto presso l’università di Padova ha sottolineato come e l’utilizzo dei videogiochi possa effettivamente aiutare nella dislessia a patto però, che i bambini riescano a migliorare il proprio punteggio nel corso delle partite al videogioco stesso.
Nello specifico i ricercatori hanno seguito 18 bambini con dislessia grave, non passibili di miglioramento della loro problematica di base quando sottoposti agli approcci tradizionali.
Sono stati invitati, per questo, a 12 incontri di un’ora al giorno, per due settimane.
In ogni seduta ai piccoli è stato proposto di giocare con due videogiochi commerciali d’azione in cui un’elevata velocità di presentazione e un’imprevedibilità degli eventi, che compaiono principalmente nella periferia del campo visivo, hanno richiesto loro un rapido dispiegamento dell’attenzione visiva.
Alla fine del training, i bambini sono stati suddivisi in due gruppi in base all’andamento dei punteggi nei videogiochi.
Dai risultati finali si è constatato che il gruppo con punteggi di gioco più elevati è stato anche quello che ha ottenuto benefici maggiori nella lettura e nella memoria.
«In questo articolo, valutando un campione clinico di bambini con dislessia, dimostriamo – sottolinea Sandro Franceschini, uno degli autori del lavoro di ricerca pubblicato sulla rivista Neuropsychologia – come un training basato sulla stimolazione visuo-attentiva, attraverso videogames, sembra risultare efficace solo se i bambini, nel gioco, riescono a utilizzare efficacemente le abilità attentive e percettive che sono impiegate anche nella lettura. Questo dato – conclude Franceschini – aiuta a capire meglio il legame fra le abilità visuo-attentive e le abilità di lettura. Il miglioramento nella velocità di lettura ottenuto dai bambini in grado di progredire nel videogioco corrisponde al miglioramento che otterrebbe un bambino con dislessia in un intero anno di sviluppo spontaneo. In un anno di sviluppo spontaneo è stato calcolato che il miglioramento debba essere in media di 0,15 sillabe al secondo. Dopo l’uso guidato dei videogiochi abbiamo misurato un miglioramento di 0,12 sillabe al secondo. Inoltre è fondamentale sottolineare che il miglioramento coinvolge anche le abilità di memoria fonologica a breve termine e non solo quelle di lettura, dimostrando un possibile effetto generale legato alle abilità attentive».