Sanihelp.it – Uno studio condotto da ricercatori Unimore e dell’IRCCS di Reggio Emilia ha cercato di fare luce sulle problematiche conseguenti al rientro al lavoro di pazienti sopravvissuti al cancro.
È il primo studio fatto in Italia sull’argomento ed è per questo che va a colmare, parzialmente, un gap conoscitivo messo in luce dallo stesso gruppo di ricerca attraverso un esame sistematico della letteratura pubblicata.
Dall’esame dei dati a disposizione dai ricercatori Unimore risulta che a livello europeo la percentuale di rientro al lavoro delle persone curate dal cancro varia dal 60% al 92%, ma dagli stessi dati emerge che le informazioni raccolte provengono solo dai paesi nord-europei, mentre poco si sa dell'Europa centrale e meridionale.
Lo studio è stato condotto da ricercatori dell'Azienda Unità Sanitaria Locale – IRCCS e di Unimore che hanno intervistato 266 persone.
La ricerca ha messo in luce che nella provincia di Reggio Emilia il tasso di rientro al lavoro delle persone curate dal cancro si attestasul 95%, tuttavia tra queste persone, circa la metà ha percepito difficoltà nel processo di rientro al lavoro.
Dei 266 intervistati ben 140 (pari al 52,6%) sono rientrati al lavoro senza difficoltà, 113 (42.5%) con qualche difficoltà e 13 (4.9%) non sono rientrati al lavoro.
Il risultato, comparabile ai Paesi dell’Europa Nord-Occidentale, è probabilmente frutto delle efficaci politiche socio-sanitarie attivate nella regione Emilia Romagna e della elevata sensibilità manifestata dal tessuto sociale locale verso questa tematica e, anche, dal contributo di corsi di laurea di area sanitaria come Terapia Occupazionale, da anni istituiti presso la sede Unimore di Reggio Emilia.
A partire da questi dati, è ora possibile mettere in atto delle azioni volte a sostenere i lavoratori in caso di malattia oncologica.
Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista Supportive Care in Cancer