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Coronavirus: quali sintomi?

Sanihelp.it – Il Dirigente Medico, specialista in Malattie dell’apparato respiratorio a Roma Fabrizio Anatra, spiega nel suo blog davvero chiaramente cosa succede quando il Coronavirus infetta l’organismo umano.


«Lungo le prime vie respiratorie e nei bronchi inizia la battaglia. Sul campo divampa l’infiammazione, come un incendio, e per questo la temperatura si innalza: compare la febbre più o meno alta a seconda di come si sviluppa il combattimento. La febbre, tuttavia, può non costituire il sintomo di esordio della malattia sebbene, poi, sia presente nel 90% dei casi. L’ uomo cerca di buttar fuori dalle vie respiratorie il coronavirus che, però, blocca nella sua salita l’ascensore "ciliare" e cioe' quel meccanismo che consente alle cellule dei bronchi, grazie ad alcuni prolungamenti fluttuanti che si chiamano "ciglia", di agire un po' come fa una scala mobile che risposta verso l'alto, con i suoi gradini, ciò che giunge nei bronchi dall'esterno  compaiono starnuti e tosse come unici mezzi a disposizione dell'uomo per cercare di espellere il virus, perché la scala mobile è bloccata. Le vie bronchiali, inoltre, se ostruite dal combattimento in atto, non permettono all'aria, ricca di ossigeno, di fluire liberamente verso i polmoni: scatta un segnale di allarme per cui compare l’affanno nel tentativo di forzare il blocco con una ventilazione maggiore; in pratica il motore del respiro aumenta i suoi giri ed avvertiamo una sensazione sgradevole che ci fa accorgere che stiamo respirando, ciò che si chiama affanno o in termini medici "dispnea" (disturbo del respiro).Le cellule difensive, se efficienti, possono respingere l’attacco ed i virus vengono sopraffatti: c’è guarigione clinica (oltre l'80% dei casi). Alcune volte le truppe virali, o perchè trovano scarsa resistenza e/o perchè hanno una carica molto alta, possono avere, invece, il sopravvento diffondendosi nei polmoni e generando direttamente infiammazione ed infezione (polmonite): la situazione è più grave e la respirazione può essere, in alcuni casi, seriamente compromessa. Il tasso di mortalità complessiva per questo nuovo coronavirus è di circa il 2%, inferiore a quella di SARS e MERS, anche se la sua contagiosità è maggiore».

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