Sanihelp.it – Secondo uno studio condotto presso l’ospedale Maggiore policlinico di Milano e pubblicato sulla rivista Endocrine Society's Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism bassi livelli ematici di vitamina D possono contribuire alla sterilità femminile: nello studio in questione, infatti, le donne con livelli ottimali di vitamina D che si sono sottoposte a fertilizzazione in vitro per avere un bambino, hanno avuto il doppio delle probabilità che il trattamento a cui si sono sottoposte andasse a buon fine, rispetto alle donne carenti in vitamina D.
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati di 154 donne con livelli sufficienti di vitamina D (almeno 20 ngml) e 181 donne carenti in vitamina D, che nel 2012 si sono sottoposte a fertilizzazione in vitro.
Le donne con livelli sufficienti di vitamina D hanno avuto maggiori probabilità di poter disporre di embrioni di elevata qualità e quindi, sono riuscite a concepire più facilmente rispetto alle donne carenti in vitamina D.
Secondo gli autori dello studio la vitamina D è probabilmente coinvolta nell’ovulazione e nel corretto impianto del prodotto della fecondazione nell’utero. Servono studi clinici randomizzati sull’argomento, ma probabilmente bassi livelli di vitamina D contribuiscono alla sterilità.