Sanihelp.it – Non sempre la verdura fa bene: parrebbe infatti che sostanze presenti in alcuni tipi di ortaggi, gli asparagi in particolare, sarebbero capaci di influire sulla diffusione dei tumori. A sostenerlo è un recente studio, effettuato da un gruppo di ricercatori della Cambridge University e pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Responsabile di tale fenomeno sarebbe l’asparagina, un aminoacido prodotto naturalmente dal corpo umano come costituente base delle proteine e che si trova non solo negli asparagi, come verrebbe da pensare, ma anche in atri ortaggi e alimenti in genere, come: patate, noci, legumi, soia, manzo, uova, pesce e pollame.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno condotto – presso il Cancer Research Uk Cambridge Institute – un esperimento su alcuni topi di laboratorio affetti da un’aggressiva forma di cancro al seno. Normalmente questi animali, in casi simili, muoiono in un paio di settimane, perché il tumore si diffonde in tutto il corpo; ma quando i roditori hanno ricevuto una dieta povera di asparagina o farmaci per bloccare questa sostanza, il tumore ha avuto più difficoltà a diffondersi.
Esaminati alcuni database su cellule tumorali umane, i ricercatori hanno rilevato che i tumori che producono grandi quantità di asparagina sono anche quelli che si diffondono più velocemente. Oltre che per il tumore al seno, ciò vale per alcuni tumori cerebrali, del collo e dei reni. A quanto pare l’asparagina rende infatti le cellule cancerose più abili nel diffondersi ad altri tessuti attraverso la circolazione sanguigna, mentre non avrebbe alcun ruolo nel facilitare l'insorgenza di tumori.
Secondo gli esperti siamo di fronte a una scoperta importantissima, perché mostra come specifici tumori siano dipendenti da specifici componenti della nostra alimentazione. In futuro, modificando la dieta di un paziente o utilizzando farmaci che cambiano il modo in cui le cellule tumorali interagiscono con questi nutrienti, si spera di migliorare i risultati delle terapie.