Sanihelp.it – La nostra capacità di costruire e mantenere relazioni sentimentali appaganti e non violente, da adulti, risiederebbe (almeno in parte) nella famiglia di origine di ognuno di noi. Questa, quantomeno, è la conclusione cui è pervenuto uno studio pubblicato sul Journal of Youth and Adolescence ed effettuato da un team di ricercatori dell'Università della Pennsylvania e del Nord Carolina Chapel Hill.
Gli scienziati americani hanno inizialmente reclutato un migliaio di adolescenti (di entrambi i sessi) e hanno raccolto, per 6 anni e a intervalli regolari, informazioni tramite un questionario che prevedeva domande sulla loro famiglia – c’è accordo con i famigliari?, vi sostenete vicendevolmente?, ecc. – sull’approccio dei genitori alle regole e alla disciplina – sono duri e inflessibili o permissivi? – sulle loro interazioni con gli adulti – sono positive?, riuscite a spiegare le vostre ragioni con i genitori?
Passati alcuni anni, al raggiungimento del 19esimo o 20esimo anno di età dei ragazzi, i ricercatori hanno verificato che tipo di relazioni sentimentali avevano costruito. È stato dunque chiesto a ciascuno di loro di riferire sui propri sentimenti per il partner, se erano in grado di risolvere in modo costruttivo eventuali problemi all’interno della relazione e se fossero mai stati violenti o aggressivi nell’ambito della coppia.
Ebbene, dai risultati è emerso che coloro i quali in età adolescenziale avevano riferito di un clima familiare positivo, di genitori che spiegavano le loro ragioni prima di agire e non punivano con durezza ecc., ebbene costoro erano quelli che a 20 anni vivevano le relazioni di coppia più appaganti e meno conflittuali.
Secondo Mengya Xia, coordinatrice della ricerca, quella familiare è la prima relazione intima della vita e si applica quello che si impara in famiglia alle relazioni successive. La famiglia è anche il luogo nel quale si impara a comunicare in modo costruttivo, oppure a urlare e a sbraitare quando c'è disaccordo: approcci che verranno applicati alle relazioni successive. Gli adolescenti di famiglie meno coese e più conflittuali hanno meno probabilità di apprendere strategie di problem solving e di interazione familiare. Quando non si riesce a risolvere un problema in modo costruttivo è facile passare a strategie negative, distruttive e che potrebbero implicare violenza.