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Caldo e smog: coppia micidiale, 6 misure antiafa

Sanihelp.it – Caldo e inquinamento possono avere effetti sinergici sulla salute. L'alta temperatura, di per sé, abbatte le performance di un individuo normale mediamente del 20%. Ma tale percentuale aumenta, sino anche a triplicarsi, nei casi di soggetti più fragili che, durante i periodi più caldi, si trovano in serie difficoltà nello svolgere qualsiasi tipo di attività, anche quelle relative alla vita di tutti i giorni. Sono gli asmatici, i broncopneumopatici cronici, i malati cardiaci, i diabetici, gli insufficienti renali, i neoplastici, perché già fortemente limitati dalle loro patologie di base.


Se consideriamo anche i fattori inquinanti, il problema aumenta, perché le temperature ambientali elevate svolgono effetti sinergici con i biossidi di azoto e l’ozono, provocando infiammazione e ostruzione delle vie aeree già nei soggetti normali, ma ancor più in quelli con patologie croniche delle vie aeree.

Per esempio, le vie aeree di un bambino sano che svolge attività sportiva durante le ore più calde della giornata, sono sottoposte a un insulto importante dovute alla presenza di ozono, fattore a elevata attività infiammatoria. Più l’attività motoria è intensa, più aumenta la ventilazione polmonare (per far fronte alla richiesta energetica) e più aumenta la quantità di ozono respirata. Se si tratta di un bimbo o un ragazzo asmatico, l’effetto può scatenare crisi d’asma. Ecco 6 consigli per combattere il caldo senza compromettere la salute.

1. Evitare le attività a elevato dispendio energetico nelle ore più calde della giornata. Preferire la mattina presto o il tardo pomeriggio, evitando la fascia oraria 12-15. 

2. Bere molto, almeno un paio di litri al giorno. Si consideri, però, anche il livello di sudorazione e lo sforzo quotidiano.

3. Mangiare leggero, sia a pranzo che a cena. Ogni volta che uno si appesantisce, infatti, aumenta la richiesta energetica e quindi la fatica. Attenzione sia alla quantità che alla tipologia di ciò che mandiamo: meglio frutta e verdura. Da evitare le bevande ricche di zuccheri e alcolici

4. Massima attenzione nell'aderenza alla terapia di base, qualora si tratti di soggetti a rischio.


5. Attenzione alle vacanze nelle località marine, montane, lacustri più rinomate, perché di solito sonole più inquinate da traffico veicolare e inquinanti ambientali. In generale, nessuna di queste scelte vacanziere è dotata di un potere terapeutico intrinseco. I malati respiratori o cardio-respiratori possono villeggiare ovunque.

6. Sì all'esercizio fisico, ma proporzionato alla propria condizione: da evitare escursioni di cui non si conosce la difficoltà, rallentare o fermarsi quando insorge una dispnea evidente. 

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FonteCesfar

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