Sanihelp.it – Un abbassamento dell’udito più o meno pronunciato è abbastanza comune con l’avanzare dell’età: se la problematica però non è adeguatamente fronteggiata può favorire lo sviluppo di depressione; a sostenerlo uno studio condotto presso la Columbia University di New York e pubblicato sulla rivista JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery.
Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni dopo aver reclutato 5200 volontari di età superiore ai 50 anni che si sono sottoposti a un test per l’udito e a screening per la depressione.
I ricercatori hanno così scoperto che le persone con perdite uditive lieve erano 2 volte più a rischio di depressione rispetto a quelle con udito normale e se le perdite uditive erano gravi, il rischio depressione è diventato 4 volte maggiore.
Questo non significa che perdere l’udito provoca depressione, ma contribuisce all’instaurarsi del corteo sintomatologico.
Non sentire bene, infatti, contribuisce al senso di isolamento che può spingere alla depressione. Ecco perché dopo una certa età, tutti dovrebbero sottoporsi a un test per l’udito e contrastare, sotto supervisione e consiglio medico, l’eventuale abbassamento.