Sanihelp.it – Le persone affette da diabete non sono le uniche esposte alle conseguenze della malattia. Secondo un nuovo studio internazionale svolto su un campione di 4.300 parenti di persone con diabete, la preoccupazione circa i bassi livelli ematici di glucosio, condizione anche conosciuta come ipoglicemia, può rappresentare un rischio per il familiare stesso.
Le condizioni in cui si manifestano livelli eccessivamente bassi di zucchero nel sangue o crisi ipoglicemiche rappresentano un noto effetto collaterale della terapia, specialmente quando viene utilizzata l'insulina, e possono risultare spiacevoli e pericolose se non gestite correttamente.
Fino a ora, vi è stato scarso interesse nel valutare l'impatto dell'ipoglicemia sui familiari della persona con diabete. I risultati del nuovo studio internazionale, pubblicato su Diabetes Therapy, mostrano che più del 64% dei familiari delle persone con diabete è preoccupato circa il rischio associato all'ipoglicemia, sottolineando l’importanza di tale problematica per l'intera famiglia.
Inoltre, poichè il 76% degli intervistati ritiene che lo scambio di informazioni possa essere d'aiuto per migliorare la vita del familiare con diabete, lo studio rivela l'importanza di parlare maggiormente dell'ipoglicemia non soltanto con i familiari, ma anche con i medici. Gli intervistati, inoltre, reputano che il dialogo possa aiutare ad avvicinarli ulteriormente e possa renderli più consapevoli di come aiutare al meglio durante la crisi ipoglicemica, evento di cui una persona con diabete fa esperienza (85%).
Un'altra scoperta interessante riguarda l'impatto negativo della preoccupazione generata dalle ipoglicemie sulla vita sociale dei membri della famiglia. Circa tre su quattro (74%) degli intervistati che si sono ritrovati a soccorrere il proprio familiare con diabete durante una crisi ipoglicemica, hanno affermato di dedicare di conseguenza meno tempo a hobby, vacanze o stare con amici o familiari.