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I surgelati dimezzano lo spreco alimentare

Sanihelp.it – Lo spreco alimentare a livello globale è un paradosso del nostro tempo, perché produciamo più cibo di quanto ne consumiamo, mentre quello che gettiamo potrebbe sfamare circa 4 volte gli oltre 820 milioni di persone malnutrite o che non hanno accesso al cibo, secondo i dati della FAO pubblicati nel 2018.


Uno spreco che, in Italia, è soprattutto domestico. Ma cosa finisce nelle pattumiere? In particolare frutta e verdura, mentre tra i cibi meno gettati ci sono i surgelati. Secondo i dati di Reduce ogni anno, in Italia, si sprecano complessivamente – a livello domestico – quasi 1,7 milioni di tonnellate di cibo acquistato, ma di questo solo il 2,5% è costituito da surgelati, un grande successo soprattutto se paragonato al 63% degli alimenti a breve scadenza.

Un ruolo anti-spreco confermato anche della Sheffield Hallam University. Un suo studio rivela infatti che il consumo domestico di surgelati, rispetto agli analoghi a temperatura sopra lo zero, potrebbe contribuire ad abbattere lo spreco in casa del 47%. Sono dati diffusi da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati.

Il contenuto di servizio dei surgelati vale ancora di più se pensiamo che ben il 95% degli italiani consuma prodotti sottozero: nel 2018 abbiamo mangiato 13,8 kg pro-capite di frozen food secondo il Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia.

Quando si spreca di più? A cena. È in questo momento della giornata in cui si getta più cibo, tra verdure (19,4 grammi pro-capite/giorno, pari a 7,1 kg/anno), latte e latticini (13,16 grammi/giorno a testa, 4,8 kg/anno), frutta (12,24 grammi/giorno a testa, 4,5 kg/anno) e prodotti da forno (8,8 grammi/giorno, 3,2 kg/anno).

Per limitare lo spreco di alcuni prodotti che scadono più velocemente, come la verdura, i surgelati possono giocare un ruolo importante, non solo perché consentono di reperire prodotti non sempre disponibili durante tutto l'anno, ma perché permettono di prendere dal freezer le quantità di cui abbiamo bisogno. Nel 2018 sono state acquistate ben 838.580 tonnellate di prodotti surgelati con i vegetali (398.310 tonnellate) che restano tra i prodotti più amati.

I cibi sotto zero sono alimenti pro-ambiente e i motivi sono diversi. La lunga durata di conservazione, il controllo nelle porzioni, la riduzione degli scarti (spinature e lavaggi, la quantità acquistata di prodotto corrisponde a quella che si mangia). Gli ortaggi surgelati sono già lavati e puliti: si riduce il consumo di acqua nelle case e c'è un minor spreco di risorse energetiche.


Lo spreco alimentare rappresenta anche un danno per la collettività visto che – secondo la Fao – con quanto si spreca si potrebbe sfamare un terzo della popolazione mondiale (ossia circa 2,5 miliardi di persone). 

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