Sanihelp.it – Promosse a pieni voti le coppette mestruali, come confermato da studi di The Lancet che quantificano il numero di donne che vogliono continuare a usarle dopo averle provate, con ancora qualche riserva e false preoccupazioni (l'inserimento o la rimozione, il timore di perdite o le irritazioni).
«Si tratta di piccoli contenitori a forma di campana, che si inseriscono nel canale vaginale e servono a raccogliere il flusso – spiega Manuela Farris, ginecologa e Consigliere della Società italiana di Contraccezione – Si ripiegano per essere inserite e sul fondo hanno una parte allungata per essere facilmente afferrate. Raccogliere dunque e non assorbire: questa la principale differenza con gli assorbenti esterni, interni o lavabili, che riserva una serie di vantaggi quali la minore necessità di cambiarsi e la mancanza di allergie in chi ha già avuto reazioni».
Il primo studio viene da The Lancet che ne conferma il livello di sicurezza e affidabilità quanto gli assorbenti usa e getta. Ha esaminato 43 studi che hanno coinvolto 3.300 donne e ragazze che vivono in diversi Paesi del mondo. Quattro studi, che hanno coinvolto circa 300 donne, hanno poi confrontato le perdite tra coppette mestruali e assorbenti o tamponi usa e getta. Il risultato è che le perdite sono simili in tre delle ricerche fatte e inferiori con le coppette mestruali nella quarta. Inoltre, rispetto ai metodi tradizionali, l’uso delle coppette non è stato associato a un aumentato rischio di infezioni.
Una coppetta può essere rimossa dopo 8-10 ore, valutando la tipologia migliore a disposizione a seconda del flusso. Si tratta di una valida alternativa agli assorbenti, anche per le donne con flussi abbondanti, abituate a doversi cambiare almeno 4-5 volte al giorno e a sentirsi limitate nei movimenti.
Quando le donne conoscono e provano le coppette mestruali, tendenzialmente si dichiarano soddisfatte. Secondo quanto riferito dallo studio circa il 70% delle donne che le ha usate ammette che vorrebbe continuare a farlo, prendendo un po’ di confidenza, imparando a posizionarle bene, a sentirsi libere di maneggiarle a casa e fuori casa. Sono anche un’opzione economica ed ecologica, in quanto la spesa oscilla tra i 20-30 euro ogni 10 anni continuativi in totale sicurezza, senza nessun consumo e spesa aggiuntiva.
Inoltre sul mercato esistono dispositivi che consentono la raccolta del flusso senza alcuna limitazione per i rapporti sessuali completi. «Di solito c'è una certa resistenza nei giorni del ciclo, che non è solo imputabile alla donna: il 40-50% dichiara imbarazzo e fastidio ad approcciare il partner – spiega Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa c/o Istituto Sessuologia Clinica, Roma – Importante poter contare su una continuità che non interferisca sulla spontaneità della coppia».