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Tumore al colon, cinque consigli per abbassare il rischio

L'importanza della prevenzione

Sanihelp.it – Tra i tumori è il terzo diagnosticato al mondo. Il cancro al colon-retto ha tra le cause una predisposizione familiare ma obesità e sedentarietà lo favoriscono. Recenti evidenze scientifiche indicano infatti che un’alimentazione corretta consente di prevenire l’infiammazione cronica che è fra le concause dell’insorgenza di questo tumore.


Fondamentale poi  fare il test del sangue occulto nelle feci (SOF) che resta il più potente strumento di prevenzione. Salvarsi la vita infatti, non è questione di culo, come recita il claim della campagna di sensibilizzazione per lo Screening promossa da FISMAD – Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente.

Ma ci sono anche buone pratiche che aiutano nella prevenzione. Ecco le cinque regole d’oro per ridurre i fattori di rischio del cancro all’apparato digerente proposti da FISMAD

Viva la Dieta Med. Un consumo giornaliero di 90 grammi di cereali integrali riduce il rischio del 17%, mentre l’assunzione di almeno 400 grammi al giorno di frutta e verdura distribuiti in cinque porzioni suddivise fra pasti principali e spuntini, è l’arma decisiva per la prevenzione.

Via libera, quindi, ad alcuni degli alimenti principe della dieta mediterranea, mele, uva, more, mirtilli, cipolle rosse, broccoli, fragole, albicocche, cavoli. La dieta mediterranea, caratterizzata da un elevato consumo di verdura, frutta e cereali integrali, sembra mitigare il grado di infiammazione e può ridurre il rischio di cancro al colon fino al 51%. Meglio quindi privilegiare proteine di derivazione vegetale, pane integrale, legumi, verdura, pesce, frutta fresca e frutta secca.

Fibre in azione con la regola del 10. Una dieta ricca di fibre si associa a una probabilità più bassa di ammalarsi di cancro al colon. Le fibre contenute nella frutta e nella verdura non solo aiutano la motilità intestinale, ma hanno un elevato potere anti-ossidante. Ecco perché nella lista della spesa non dovrebbero mai mancare la verdura a foglia verde, ma anche la frutta di stagione. E a proposito di fibre, vale sempre la regola d’oro del 10: 10 gr di fibre al giorno (l’equivalente di 2 mele, buccia compresa) riducono del 10% il rischio di cancro colorettale.

Tutti i benefici dei latticini. I dati disponibili dimostrano chiaramente l’associazione protettiva tra il consumo totale di latticini e latte e il cancro del colon-retto. L’indicazione è consumare giornalmente l’equivalente di tre tazze tra latte, formaggio e yogurt a basso contenuto di grassi. Le evidenze scientifiche confermano i benefici anche per gli uomini che, mangiando regolarmente yogurt, possono ridurre di un quinto il rischio di sviluppare l’adenoma al colon, ovvero i polipi dell’intestino che possono trasformarsi in cancro al colon retto. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università di Washington.


Divano addio, bentornate scarpe da ginnastica. Un recente studio pubblicato sulla rivista JNCI Cancer Spectrum documenta che guardare troppa TV e passare ore e ore sul divano è a tutti gli effetti un fattore di rischio per l’insorgenza di cancro al colon. Stop quindi alla sedentarietà che ha effetti negativi sia diretti che mediati attraverso l’insorgenza di sovrappeso e obesità. Quest’ultima, in particolare, triplica il rischio di cancro colorettale in uomini e donne. Ecco perché per mantenere il peso sotto controllo bisognerebbe concedersi almeno mezz’ora di attività fisica al giorno, anche solo una semplice passeggiata a passo sostenuto.

Stop alla carne rossa e lavorata. Il rischio di cancro al colon aumenta del 28% per ogni 120 gr di carne rossa consumata al giorno. Scatta il semaforo rosso per le carni lavorate e per alcuni degli alimenti più amati del fast-food quali hamburger, patatine fritte e salse. E ancora: grassi saturi, carboidrati e proteine animali sono, in ordine decrescente, gli alimenti più pro-infiammatori. Il menù da preferire, quindi, è quello pesceteriano: basti pensare che chi mangia 80 gr di pesce al giorno ha il 33% di rischio in meno di cancro al colo rispetto a chi ne mangia meno di 80 gr alla settimana.

Alcol e fumo: i Big Killer. In Europa, solo nel 2018, il consumo di alcol ha causato circa 59.200 casi di cancro del colon-retto in donne e uomini dei quali 28.200 decessi. Oggi la proporzione stimata arriva al 12% per un consumo quotidiano superiore ad una unità di alcol e fino all’11% per il fumo.

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FonteFISMAD

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