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Tumore al seno, mai dimenticare l’autopalpazione

Prevenzione al femminile

Sanihelp.it – Ecografia, mammografia e visite senologiche a cadenza regolare. Ma c’è anche un altro appuntamento da non dimenticare mai quando si parla di prevenzione del tumore più diffuso nel mondo femminile: l’autopalpazione.


Spesso la si trascura eppure è un modo semplice ma efficace per fare un primo controllo e verificare se ci sono cambiamenti visibili o riscontrabili sotto il tocco delle dita. Un momento perfetto per l’autopalpazione è quello della doccia quando si è nella condizione ideale e si ha anche il giusto tempo da dedicare a questa importante pratica di prevenzione.

E sempre per sottolineare l’importanza della prevenzione, Saugella in collaborazione con EUROPA DONNA ITALIA, il movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, coinvolge le consumatrici in un’operazione social legata alla limited edition Saugella Diverse ma Uguali.

L’obiettivo del progetto è sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione del tumore al seno e sul ruolo fondamentale della diagnosi precoce. Il modo più semplice per farlo? Imparare a conoscere meglio il proprio corpo e prestare attenzione ai segnali che ci dà, soprattutto sotto la doccia.

L’iniziativa social ruota intorno all’azione di condivisione delle consumatrici, in collegamento con la limited edition  che include una confezione di Saugella Intimo e Corpo da 500ml e, in omaggio, una mini-size dello stesso prodotto in un flacone molto speciale.

L’etichetta del mini flacone omaggio da 100ml, disponibile in 3 colorazioni per rappresentare i vari fototipi di pelle, è dotato di un adesivo removibile a forma di seno stilizzato con il claim A fianco di Europa Donna Italia.

Si può supportare il progetto con un semplice gesto: staccare lo sticker dall’etichetta, apporlo dove preferisce e postare su Instagram una fotografia dell’adesivo  utilizzando l’hashtag #diversemauguali e taggando i canali Instagram @saugellaofficial e @europadonnaitalia.


Obiettivo del progetto è anche quello di farsi portavoce di una pratica attualmente diffusa nel mondo social che vieta di mostrare parti del corpo giudicate sensibili come appunto i capezzoli.

Un tabù da scardinare quando si parla di prevenzione: il progetto vuole suggerire alle donne che non si devono avere remore nella conoscenza del proprio corpo. Imparare a conoscersi significa imparare a cogliere i segnali che il corpo manda, senza ansie, per individuare eventuali cambiamenti e rivolgersi al medico in caso di segnali insoliti.

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