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Meditazione: meglio di una pillola

Aiuta in caso di stress e ansia

Sanihelp.it – Oggi circa il 10% degli americani assume antidepressivi, ma la diffusione degli antipsicotici di nuova generazione è ancora più drammatica: questi farmaci hanno rimpiazzato le statine nella classifica dei farmaci più venduti in assoluto e vengono prescritti anche a bambini molto piccoli. È quanto emerge dall’ultimo Congresso internazionale di psiconeuroendocrinoimmunologia, incentrato sul rapporto tra stress e salute.


Anche l’Italia corre il rischio di rispondere con i farmaci al crescente disagio sociale: ogni anno il nostro Paese spende più di un milione di euro per ansiolitici e antidepressivi.

Occorre imparare a gestore lo stress della vita. «Lo stress fa parte della vita di tutti noi, il problema nasce quando esso viene sopravvalutato o sottovalutato – sottolinea il professor Francesco Bottaccioli, Presidente onorario della Società italiana di psiconeuroendocrinommunologia (SIPNEI) – La psiche ha precise vie di collegamento con i grandi sistemi biologici, con il sistema nervoso, l’endocrino e l’immunitario.
Uno studio dello stress che si limiti all’esame delle relazioni tra i mediatori (neurotrasmettitori, citochine, ormoni) dei tre grandi sistemi biologici studia un artefatto, non l’organismo umano sotto stress. Occorre quindi inserire anche lo studio delle relazioni psicologiche perché la psiche retroagisce sul cervello e sugli altri sistemi biologici (il sistema immunitario in particolare), modificandoli».

Al riguardo, uno studio coordinato da Bottaccioli assieme all’Università di Ancona ha testato 125 partecipanti ai corsi di tecniche antistress e meditative. I partecipanti sono stati studiati con un test di misurazione della depressione e dell’ansia prima e dopo il corso, e con la misurazione del cortisolo salivare sempre prima e dopo. I risultati sono che lo stress, l’ansia e la depressione vengono abbattuti di tre volte e che il cortisolo salivare ha una riduzione statisticamente significativa.

Insomma, la meditazione aiuta a sviluppare calma e serenità, con ripercussioni positive sull’atteggiamento psichico e spirituale, e può ridurre, in alcune situazioni, il ricorso ai farmaci. Bastano 10 minuti ogni sera e ogni mattina per raggiungere e mantenere a lungo un piacevole stato di calma interiore.

Ecco come fare. Sdraiatevi sulla schiena, concentratevi lentamente su ogni parte del vostro corpo, cominciando dai calcagni e salendo vero l’alto fino alla nuca. Allentate ogni tensione e rilassate dolcemente il vostro corpo, arto dopo arto.

La respirazione è fondamentale, e deve essere di tipo addominale diaframmatico: comunica la serena sensazione di essere in sé. L’aria viene immessa a fondo nell’addome, che si solleva e si abbassa visibilmente. L’inspirazione dovrebbe avvenire dal naso, a bocca chiusa. All’inizio i pensieri tendono a scivolare via rapidamente, ma non bisogna abbandonarsi all’incoscienza o al sogno a occhi aperti (o magari appisolarsi!). È necessario invece rimanere presenti a se stessi e mantenere la concentrazione, seguendo il ritmo dei propri respiri, magari contandoli fino a 10 per poi ricominciare.


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FonteSIPNEI

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