Sanihelp.it – Se i Greci furono i primi a scoprire le proprietà curative di alcuni tipi di acque, fu solo con i Romani che le terme divennero realtà con la costruzione dei primi balnea, letteralmente bagni pubblici, cioè strutture pubbliche dedicate alla cura del corpo e al benessere.
Tra la fine del III e l’inizio del II secolo a.C., i Romani ne hanno edificate ovunque, adattando l’architettura, i materiali da costruzione e l’utilizzo alle condizioni ambientali e culturali che di volta in volta trovavano.
Le terme romane venivano fruite dal visitatore secondo un preciso percorso, attraverso il passaggio in ambienti a temperatura e umidità diverse (frigidarium, tepidarium, calidarium, laconium, assa sudatio), alternando abluzioni di acqua fredda (labrum) o immersioni in acqua calda (solium) ad attività fisica nella palestra (gymnasium), massaggi a base di oli profumati (olearum) e pulizia della pelle (destrictarium) e alla fine nuoto nella vasca di acqua fredda (natatio).
Oggi molti stabilimenti termali ripropongono il classico bagno romano nell’architettura, nelle funzioni e nel percorso. Alle Terme di Saturnia, per esempio, si inizia immergendosi in una vasca di acqua termale a 37°C, per portare il corpo a un primo adattamento termico e iniziare poi ad attivare, attraverso una sequenza di temperature diverse, le funzioni vitali dell’organismo (respirazione, circolazione, sistema neuro-vegetativo).
Subito dopo è consigliata una doccia che segue i principi della cromoterapia e che ognuno può personalizzare a suo gusto e piacere, scegliendo di farsi avvolgere dai raggi color arancio della pioggia aromatica, oppure optare per una sferzata di tonicità sotto le luci blu della nebbia fredda o ancora scegliere i massaggi delle docce verticali.
Una volta rinfrescati dalle docce, si è pronti per 15 minuti di bagno di vapore dove, attraverso la temperatura elevata (55°C) in ambiente saturo di vapore, il sistema circolatorio viene stimolato fortemente anche grazie ai leggeri choc termici provocati dalle abluzioni nella fontana d’acqua fredda che si trova dentro la stanza. Dopo, una breve doccia fredda e una pausa di relax.
È la volta della bio-sauna, una sauna a temperatura moderata (70°C) da fare per 10-15 minuti al massimo, per stimolare l’organismo senza stressarlo: infatti il caldo secco ha un’azione di intensa stimolazione della sudorazione inducendo un processo depurativo. Inoltre l’aria calda, secca e aromatica, determina un miglioramento delle capacità respiratorie.
Infine è bene cospargersi con il ghiaccio tritato preparato nel labrum, per poi distendersi di nuovo e dare al proprio corpo il tempo necessario per completare i meccanismi messi in atto con la sequenza di stimolazioni termiche nel balneum. L’evidente miglioramento dello stato di benessere generale e il risveglio delle energie vitali sono immediatamente percepibili.