Sanihelp.it – Composta per il 96,5% da acqua e per il restante 3,5% da minerali e oligoelementi, l'acqua di mare è una fonte preziosa di tutti gli elementi essenziali per la vita cellulare. I sali minerali, come il calcio e il magnesio, i solfati e gli oligoelementi, come ferro, rame, zinco, manganese, contenuti nell’acqua di mare proteggono dalle infezioni e svolgono un ruolo decongestionate.
«I vari componenti dell’acqua di mare si organizzano in maniera ordinata e ripetitiva creando una rete di ioni le cui unità di base prendono il nome di cluster. I cluster hanno una capacità pulente e nutritiva sulle mucose umane», spiega il professor Alberto Massirone, specialista in Idrologia, Climatologia, Talassoterapia e Talassoterapia e Presidente dell'A.M.I.I.T.T.F (Associazione Medica Italiana Idroclimatologia Talassologia e Terapia Fisica sezione Lombarda).
Tutte le forme di vita presenti sulla terra hanno avuto origine dal mare e la composizione del plasma umano e dei liquidi extracellulari è rimasta pressoché invariata rispetto a quella che milioni di anni fa ha dato origine alla vita biologica. Il contenuto dei sali disciolti nei fluidi corporei, dal plasma alle lacrime, è cioè proporzionalmente simile a quello dell’acqua di mare.
È partendo da quest’osservazione che il fisiologo francese René Quinton, all’inizio del XX° secolo, intuisce che portando l’acqua di mare, oggi molto più concentrata, alla medesima concentrazione di sali e minerali che aveva all’origine della vita, si ottiene una soluzione idroionica in grado di ripristinare quell’equilibrio tra cellule e ambiente extracellulare, indispensabile all’organismo per ottimizzare le risposte alle aggressioni del mondo esterno.
Per portare i sali e i minerali alla medesima concentrazione che avevano all’origine della vita è necessario diluire l’acqua di mare prelevata, con acqua purificata e sterile, per renderla isotonica (cioè di uguale concentrazione) rispetto ai fluidi corporei.
A tale concentrazione (0,9%), la composizione dell’acqua di mare assume caratteristiche simili e sovrapponibili alla componente inorganica del plasma umano e pertanto risulta in grado di nutrire i tessuti con cui viene a contatto, grazie ai sali minerali e gli oligoelementi in essa disciolti.
Questo complesso di fattori vitali è essenziale per il rinnovamento cellulare ed è in grado di proteggere dalle infezioni e decongestionare la mucosa nasale. I benefici che ne derivano sono importanti: la possibilità di un’azione di prevenzione delle allergie e dei malanni di stagione e il sollievo dei sintomi correlati.
L'acqua di mare svolge diverse azioni sulle mucose: decongestionante, drenante, protettiva e preventiva contro le infezioni, nutriente. Migliora la respirazione in caso di setto nasale deviato, assicura il corretto lavaggio della superficie oculare allontanando le sensazioni di secchezza e bruciore, è consigliata nei casi di eccessiva secrezione di cerume (in particolare nei bambini, negli anziani e nei portatori di apparecchi acustici), rimuove i residui ematici che si formano nel naso dopo interventi chirurgici.
«Per assicurarsi questi benefici, però, è importante scegliere una soluzione fisiologica sterile e isotonica di acqua di mare, batteriologicamente pura, ricca di sali minerali e oligoelementi certificati e indicati per un uso clinico e terapeutico in idrologia medica e talassoterapia – raccomanda l'esperto – Una comune soluzione fisiologica, infatti, che si compone unicamente di acqua e 0,9% in cloruro di sodio, non è in grado di apportare tali benefici perché manca di quel contenuto naturalmente bilanciato di sali e minerali».
Diverse sono le soluzioni ipertoniche, in cui cioè la concentrazione di minerali è maggiore (più del 2%) rispetto a quella dei fluidi corporei. «Questi prodotti, producendo una differenza di pressione tra la soluzione e le membrane mucose, aiutano a drenare il fluido – spiega l'idroclimatologo – Sono quindi studiate per fornire sollievo dalla congestione nasale fluidificando il muco in eccesso, riducendo il gonfiore della mucosa e facilitando la respirazione».
Sono dispositivi da utilizzare solo al bisogno (contrariamente alle soluzioni isotoniche, che andrebbero utilizzate tutti i giorni per avere i migliori effetti), in caso di raffreddore, rinosinusite e altre situazioni che si manifestano con l'ostruzione nasale. Si fanno due o tre nebulizzazioni per narice ogni quattro o cinque ore, si lasciano agire per qualche secondo e poi si eliminano soffiando il naso. Possono essere impiegate anche se si è in cura con farmaci per allergie o malanni da raffreddamento.