Sanihelp.it – L'agopuntura è una delle pratiche di medicina tradizionale cinese più diffuse nel mondo. Consiste nell'inserimento a fine terapeutico di aghi sterili in determinate regioni cutanee ed è spesso accompagnata da moxibustione, che consiste nel riscaldamento delle zone di intervento con prodotti naturali.
La ricerca scientifica ha dimostrato negli anni la sicurezza di questa pratica (quando effettuata nelle modalità corrette) e la sua efficacia clinica, in particolare nel trattamento del dolore, della nausea, di alcune forme di dipendenza, ma anche nel contesto della fertilità. Studi sulle applicazioni cliniche dell'agopuntura sono stati promossi fra gli altri dall'americano National Institutes of Health, dal britannico National Health Services e dalla World Health Organization.
Ma l'agopuntura può essere efficace anche in altri contesti medici. Nell'agosto 2006 all'Ospedale Shu Guang, struttura affiliata alla Shanghai University of Traditional Chinese Medicine, è stato eseguito un intervento chirurgico utilizzando la tecnica dell'agopuntura nell'anestesia.
Sofferente di una cardiopatia congenita, il malato si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento urgente, ma la sua debolezza non consentiva di eseguire l'operazione in anestesia generale farmacologica. È noto che gli anestetici di uso comune possono avere fra gli effetti collaterali l'inibizione della respirazione, del sistema circolatorio, del sistema endocrino. Per queste diverse ragioni l'équipe medica ha deciso di dare corso all'intervento utilizzando l'agopuntura per indurre l'anestesia, in modo da ridurre la somministrazione di farmaci.
L'analgesia mediante agopuntura è sicura, può ridurre i tempi di convalescenza ed è a basso costo. La combinazione di farmaci e agopuntura nel campo dell'anestesia può dunque avere positive ricadute sia in termini medici sia in termini di politica sanitaria e di costi sociali.
Inoltre non va dimenticato l'aspetto etico: grazie all'agopuntura il malato può ridurre l'ansia legata all'intervento, restando in uno stato di piacevole rilassamento, perché l'agopuntura è in grado di stimolare il sistema degli oppioidi endogeni, presenti naturalmente nell'organismo e legati alle sensazioni di benessere, come dimostrano le più recenti ricerche scientifiche.
Nel 2011 uno studio di Jia Zhou e colleghi condotto su 100 persone con problemi cardiovascolari, pubblicato su International Journal of Cardiology, ha dimostrato l'efficacia e i vantaggi dell'impiego dell'agopuntura nell'anestesia per interventi a cuore aperto, consentendo una riduzione dei farmaci anestetici superiore al 60%.
Altri sei protocolli clinici di combinazione di agopuntura e farmaci su 1.000 interventi per operazioni al cuore, alla tiroide, ai polmoni, al seno, di colecistectomia e di chirurgia rinoscopica, hanno dato come risultato una riduzione delle spese per i farmaci anestetici pari all'84%, oltre a un aumento dei benefici per il malato.