Sanihelp.it – «Vespe, api e calabroni durante i mesi estivi possono far preoccupare – spiega Massimo Triggiani, Presidente della Società italiana allergologia asma e immunologia clinica (Siaaic) – La reazione in seguito ad una puntura può essere di tipo locale (e quindi provocare arrossamento), estesa, per cui il gonfiore si estende molto oltre il punto della puntura, oppure anche grave e generalizzate, una condizione conosciuta come ‘shock anafilattico’ che può causare disturbi alla respirazione, calo della pressione o reazioni ben più gravi».
Anche se nella maggior parte dei casi la sintomatologia è di tipo locale e dura al massimo per qualche ora, d’altro canto ogni anno, circa il 19% della popolazione sperimenta un qualche tipo di reazione allergica alle punture degli imenotteri (ovvero di api, vespe e calabroni), insetti che, quando pungono, iniettano nella pelle anche del veleno.
Secondo gli specialisti Siaaic, per ridurre al minimo le probabilità di essere punti, basterebbe evitare di indossare abiti di colore sgargiante o con disegni floreali, non fare movimenti bruschi se si è avvicinati da questi insetti, non usare cosmetici profumati, lacca per capelli o essenze odorose, conservare con cura e ben chiusi sia gli alimenti (soprattutto in caso di pranzi o cene all’aria aperta) che i rifiuti domestici, ed infine indossare all’aria aperta adeguate protezioni, come scarpe, maniche lunghe, pantaloni e guanti.
A contatto avvenuto però, è possibile trattare le punture degli imenotteri (tipicamente dolorose) e delle zanzare (che solitamente provocano invece prurito, arrossamento e gonfiore) ricorrendo ai medicinali omeopatici, che possono rivelarsi un aiuto prezioso per il trattamento delle reazioni conseguenti alle punture di insetto.
«Apis mellifica 9 CH è uno dei medicinali omeopatici – indicato per qualsiasi tipo di puntura di insetto – che consiglio maggiormente, cinque granuli anche ogni ora, da ridursi in base al miglioramento» suggerisce la dottoressa Fulvia Spallino, medico di famiglia esperto in omeopatia.
«Tipicamente la lesione appare arrossata e calda, la sensazione che si prova è quella di avere degli spilli nella pelle e si desidera mettere sopra del ghiaccio – prosegue la dottoressa Spallino – Se la puntura crea anche un’infiammazione, è utile associare Belladonna 9 CH, sempre nella posologia di cinque granuli ogni ora, da ridurre al miglioramento dei sintomi. Per ridurre il prurito causato dalle punture di insetti consiglio inoltre Dapis Gel, un gel a base di estratti di Apis mellifica e Ledum palustre che, grazie ai suoi ingredienti di origine naturale, ha un’azione lenitiva sulla cute».
L’omeopatia può costituire inoltre un importante strumento preventivo per chi risulta essere particolarmente soggetto alle punture di zanzara: proprio a costoro infatti, la dottoressa consiglia, «nello specifico, di assumere Ledum palustre 5 CH, cinque granuli una volta al giorno, tre o quattro settimane prima dell’inizio della stagione estiva».