Sanihelp.it – «La tosse è uno dei più banali, ma al tempo stesso dei più importanti, sintomi respiratori. Secondo recenti casistiche, risulta al terzo posto fra le cause che inducono un paziente a consultare il medico – affermano gli esperti dell’Associazione Italiana per lo studio della Tosse (AIST) – Normalmente costituisce un meccanismo per espellere dalle vie aeree secrezioni in eccesso e materiale estraneo, tuttavia, quando assume carattere continuo o violento, la tosse può compromettere seriamente la vita di relazione».
A differenza di quella acuta, di durata inferiore alle tre settimane, infatti, la tosse cronica persiste a lungo ed in maniera continuativa, costituendo spesso un importante indicatore di problematiche celate quali allergie, stress (è il caso della cosiddetta ‘tosse nervosa’, una forma che interessa il 3-10% dei casi di tosse tra i bambini), affezioni respiratorie come bronchite cronica e asma, e molte altre condizioni.
«È dunque fondamentale raccogliere un’anamnesi molto accurata, in modo da conoscere non soltanto la storia dell’individuo, l’assunzione pregressa o in atto di farmaci, la modalità di insorgenza e l’andamento della tosse, ma anche lo stile di vita, tra cui l’eventuale abitudine al fumo, l’attività quotidiana, il ritmo sonno/veglia e l’alimentazione» afferma Dario Chiriacò, omeopata, presidente dell’Ordine dei Medici di Rieti e responsabile della commissione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) per le Medicine non Convenzionali.
«Nel bambino, per esempio, la tosse cronica è spesso espressione di una diatesi tubercolinica, ossia di un calo delle naturali capacità di difesa, e in questo caso sono di particolare utilità dei riequilibratori del sistema immunitario, come i due rimedi Pulsatilla e Silicea ed un medicinale omeopatico della linea Reckeweg, disponibile in gocce e compresse, efficace sulla tosse secca – prosegue l’esperto – In presenza di catarro invece, un’alternativa è rappresentata da un complesso omeopatico in sciroppo sempre della stessa linea».
Tra le oltre cento patologie che possono nascondersi dietro il sintomo della tosse, rientra anche la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), una condizione clinica caratterizzata dalla risalita di contenuto acido dello stomaco all’esofago, che interessa il 4-7% della popolazione generale con una cadenza di almeno una volta al giorno, ed il 34-44% per almeno una volta al mese.
«Nel reflusso la tosse è scatenata dall’effetto irritativo del materiale acido sulle vie aeree – aggiunge il dottor Chiriacò – La diagnosi deve essere supportata da opportune indagini che consentano di valutare l’entità della patologia, mentre il trattamento sintomatico si può avvalere di Ignatia e del complesso omeopatico della linea Reckeweg in cui sono presenti principi quali Argentum nitricum, Lycopodium, Chamomilla e Nux vomica, efficaci sul bruciore di stomaco, disturbi digestivi e ipersensibilità neuropsichica. In tutte queste possibili evenienze, in cui spesso convergono e convivono anche più disturbi contemporaneamente, l’omeopata, attraverso il dialogo, può acquisire numerose informazioni e al tempo stesso sensibilizzare e orientare il paziente verso comportamenti corretti».
Oltre ad offrire il vantaggio di un approccio che tiene in considerazione tutti gli elementi che concorrono al quadro sintomatologico quindi, l’omeopatia è in grado di proporre strategie sicure anche e soprattutto nei caso di trattamenti di lunga durata, senza pregiudicare, ove necessario, il ricorso ai farmaci allopatici.