Sanihelp.it – «La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica della cute che colpisce tipicamente i bambini durante l'infanzia – ha spiegato il dotto Roberto Bernardini, presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, durante la diciassettesima edizione del Congresso Nazionale SIAIP – Esordisce nel primo anno di vita con frequenza variabile dal 10% al 30% e persiste anche durante l'adolescenza con un'incidenza del 10-20%».
Sul piano clinico, la dermatite atopica si presenta sotto forma di lesioni eczematose intensamente pruriginose, localizzate in sedi differenti a seconda dell’età del soggetto: proprio per questo motivo, tradizionalmente, si riconoscono tre fasi evolutive della dermatite atopica, ovvero la fase del lattante, (durante cui l’eruzione si localizza prevalentemente su guance, fronte, cuoio capelluto e a livello del solco retro e sotto auricolare), la fase dell’infanzia (con lesioni meno acute e concentrate in maniera simmetrica soprattutto nelle pieghe del gomito, ai polsi, alle caviglie, alle mani e nella regione laterale del collo) e la fase dell’adolescenza, quando le eruzioni interessano prevalentemente il collo, il viso e il dorso di mani e piedi.
«Nel neonato, di solito, le prime manifestazioni si osservano tra la sesta e l’ottava settimana, mentre nel bambino la dermatite atopica può essere il seguito di una malattia iniziata nell'età neonatale, oppure insorgere ex novo – aggiunge quindi il dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra di Bari nonché esperto in omeopatia – Durante l’adolescenza poi, si possono verificare dei periodi di remissione, ma spesso il problema si ripresenta in età adulta».
Purtroppo ad oggi non esiste una cura risolutiva per questa patologia, che viene solitamente trattata con medicinali allopatici quali cortisonici, antistaminici e, nel caso di sovrainfezioni, antibiotici.
Tuttavia, limitarsi a somministrare queste terapie in modo continuativo e massiccio, non permette di agire sulle cause più profonde del problema, che sono in realtà molteplici: all’insorgenza della patologia infatti concorrono diverse tipologie di fattori, nello specifico l’ereditarietà, l’alimentazione, l’assunzione di farmaci e l’inquinamento atmosferico.
«La terapia omeopatica per la cura della dermatite atopica è da prendere quindi in seria considerazione, perché presenta numerosi vantaggi, non da ultimo quello di non sospendere l’assunzione dei farmaci allopatici, laddove necessario, ma almeno ricorrendovi con un dosaggio ridotto – spiega il dottor Lovecchio – Se il bambino è piccolo, entro i 12-18 mesi, consiglio Viola tricolor 5 CH (cinque granuli per tre volte al giorno). Nel bambino più grande e anche nell’adulto invece, prescrivo solitamente Graphites 5 CH (cinque granuli per tre volte al giorno). Per la cura locale poi, è indicato l’unguento Ciderma, da applicare localmente sulle zone interessate, una o due volte al giorno».