Sanihelp.it – Un diabetico può mangiare patate e pasta? Gli alimenti amidacei sono alimenti di origine vegetale ricchi di carboidrati. La loro presenza è essenziale nell'alimentazione di tutti, anche dei diabetici, perché agiscono come carburante per il nostro organismo.
È importante notare che le patate e la pasta sono alimenti importanti in una dieta equilibrata. Forniscono i carboidrati complessi di cui l'organismo ha bisogno per funzionare nel tempo. Non esiste un alimento perfetto, è una combinazione di alimenti che ci mantiene in salute.
Ma tra patate e pasta, quale alimento amidaceo è peggiore per i diabetici?
Pasta o patate: quale è meglio mangiare e quale è l'amido migliore per i diabetici?
L'indice glicemico (IG) delle patate (70) è superiore a quello della pasta (tra 45 e 55). Tuttavia, l'indice glicemico varia a seconda del metodo di cottura e del tipo di prodotto. Ad esempio, le patate al vapore hanno un indice glicemico inferiore a quello delle patate a cubetti cotte in padella.
Per quanto riguarda la pasta, la pasta cotta al dente e quella integrale avranno un indice glicemico più basso rispetto alla pasta di grano raffinato cotta troppo a lungo. Infatti, è importante privilegiare i cereali integrali, come l'avena integrale, la segale integrale, l'orzo integrale, il grano integrale e il riso integrale, che hanno indici glicemici più bassi.
Anche i legumi possono essere considerati alimenti amidacei, poiché sono ricchi di amido e contribuiscono a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. Possono essere consumati tre volte alla settimana in alternativa a pasta, patate o riso.
Per quanto riguarda le quantità ideali, si può chiedere consiglio al proprio medico o dietologo. In generale, si può mangiare una porzione di amido a pasto, con la stessa quantità di verdure. Bisogna ricordarsi però di consumare almeno un amido integrale al giorno.
È possibile mangiare anche il pane, purché si scelga quello integrale, ricco di fibre. Quindi è meglio sostituire il pane bianco con del pane integrale. Anche l'aggiunta di sostanze grasse come formaggio o purea di semi oleosi contribuisce a ridurre l'indice glicemico del pane.