Sanihelp.it – Perdita di memoria, disturbi dell'umore e difficoltà di espressione sono tutti sintomi del morbo di Alzheimer. Questa malattia neuro-evolutiva è caratterizzata da un danno progressivo ai neuroni in diverse regioni del cervello. Alla fine, una persona colpita dall'Alzheimer non è più in grado di esprimersi, di conservare i ricordi o di svolgere attività quotidiane come vestirsi o andare in bagno.
Il morbo di Alzheimer è la malattia neurodegenerativa più comune e secondo l'EpiCentro – Istituto Superiore di Sanità colpisce oltre 1 milione di persone in Italia. La questione della prevenzione è quindi di fondamentale importanza per questa malattia ancora incurabile. In quest'ottica, gli esperti suggeriscono tre attività semplici e poco costose che possono contribuire a ridurre il rischio.
Suonare uno strumento musicale
In primo luogo, il medico cita la pratica di uno strumento musicale come mezzo per ridurre il rischio di essere colpiti dalla malattia. Secondo uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience, imparare a suonare il pianoforte, anche dopo i 60 anni, proteggerebbe il tessuto cerebrale e le funzioni cognitive.
Imparare una nuova lingua
Un'altra attività nota per il suo effetto protettivo nei confronti del morbo di Alzheimer è l'apprendimento di una nuova lingua. Secondo le attuali conoscenze scientifiche, saper parlare due lingue potrebbe ritardare l'insorgenza dei sintomi e della diagnosi di Alzheimer rispetto a chi parla una sola lingua.
Leggere
Gli esperti suggeriscono anche la lettura come un modo per ritardare l'insorgenza della malattia. Leggere, come esercizio mentale, può ritardare l'insorgenza dei sintomi dell'Alzheimer mantenendo il cervello attivo e ritardando la perdita di autonomia funzionale.
Attività fisica
L'attività fisica aiuta a creare nuovi neuroni nella struttura responsabile della memoria, chiamata ippocampo, aumentando al contempo le connessioni tra i neuroni. Inoltre, ridurrebbe il rischio di ictus fino al 30-40%. Migliorerebbe anche la pressione sanguigna, che è un fattore di rischio.
Inoltre, anche l'alimentazione fa la sua parte. Gli esperti, infatti, raccomandano di mangiare frutta, verdura, legumi e cereali e di bere acqua.