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Italiani, ma che dormiglioni!

Dormire bene

Sanihelp.it – Aiuto la sveglia! Il rapporto tra gli italiani e questo indispensabile, quanto odiato, strumento non è così armonioso. Lo conferma Emma – The Sleep Company, azienda che produce sistemi per il sonno, che, attraverso un'indagine, ha esplorato il rapporto degli abitanti del Bel Paese con il trillo del mattino. Inoltre, Emma – The Sleep Company ha chiesto supporto a una delle sue esperte, Theresa Schnorbach, psicologa specializzata in terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia e Sleep Scientist, per commentare le evidenze emerse, fornire alcuni consigli e svelare i segreti per un risveglio sereno.


Questi i risultati più significativi. Quale strumento usano gli abitanti del Bel Paese per svegliarsi? Vince la sveglia dello smartphone (73%), ma circa 1 su 10 è ancora affezionato a quella analogica (9%) o confida nel suo orologio biologico (11%). Che fatica alzarsi: tra chi usa il pulsante "snooze", il 19% clicca un paio di volte, ma c’è chi posticipa oltre le tre volte (22%).  Nello Stivale infine  sono più di 2 persone su 5 (46%) a non puntare la sveglia nel weekend concedendosi un paio di giorni senza »trillo».

Secondo l'esperta di Emma – The Sleep Company, il funzionamento delle sveglie è assimilabile ai condizionamenti tipici della psicologia comportamentista. La paura che la sveglia non suoni (o non lo faccia al momento giusto) – soprattutto quando il giorno dopo sono in agenda appuntamenti importanti la mattina presto – può generare uno stato di preoccupazione tale da influenzare negativamente il sonno notturno.

Un'altra apprensione tipica è quella di non dormire a sufficienza, quella strana sensazione quando una volta impostata la sveglia sul cellulare, il messaggio pop-up avverte che la sveglia suonerà a un determinato orario. Non sarebbe quindi errato o esagerato parlare di »ansia da sveglia». Ma come fronteggiarla? A questo proposito, Theresa Schnorbach rivela "i magnifici 4" consigli furbi per destarsi senza agitazione:

1. Evitare l'uso di sveglie in vacanza e nei fine settimana: durante i giorni OFF, sarebbe meglio non affidarsi al trillo della sveglia, poco funzionale per il fisico e la mente e aiutare il corpo a riscoprire quei segnali naturali che indicano l'ora di destarsi.

2. Utilizzare una sveglia "Sunrise" durante i giorni lavorativi: è uno strumento più "soft" dello squillo della sveglia, per un "buongiorno" senza stress. Si tratta di modelli che non emettono suoni o vibrazioni, ma favoriscono il risveglio con un graduale aumento della luminosità nell'arco di alcuni minuti.

3. Individuare il momento giusto: è ideale svegliarsi ogni giorno sempre alla stessa ora per allenare il corpo a una sana routine di sonno, regolare e costante. Un consiglio pratico potrebbe essere di impostare la sveglia alcuni minuti prima rispetto al momento di alzarsi dal letto, in modo che il corpo si prepari ad affrontare la giornata senza sentirsi eccessivamente stressato.


4. Scegliere la fase di sonno corretta per il risveglio: uno dei motivi per cui ci si può sentire poco riposati al mattino è che si viene destati durante la fase di sonno errata, ovvero sonno profondo o REM. Può essere d'aiuto utilizzare un "calcolatore del sonno", uno strumento che consente di inserire l'ora in cui è necessario alzarsi e consiglia quando andare a letto. In questo modo, valutando che un ciclo di sonno medio dura circa 90 minuti, il device suggerisce il ​​momento migliore per impostare la sveglia in modo da avere maggiori probabilità di destarsi durante la fase NREM 1.

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