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Se fai un ritocco, stai all’occhio (così)

Le regole per la sicurezza

Sanihelp.it – Alzi la mano chi si farebbe operare alla retina da un'estetista. E chi affiderebbe il proprio menisco a un medico che non è specialista in Ortopedia. O, ancora, chi accetterebbe di essere operato alla safena senza sapere come sarà la convalescenza e cosa potrà succedere con il passare degli anni. Nessuno, vero? Lo stesso principio deve valere quando ci si sottopone a un intervento di chirurgia estetica.


«Da anni ci impegniamo per creare una vera e propria cultura della sicurezza – dice Carlo Magliocca, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica SICPRE-. Lo consideriamo uno dei nostri ruoli istituzionali, anche in quanto unica società di chirurgia plastica riconosciuta dal Ministero della Salute».

In occasione del World Patient Safety Day, la giornata per la sicurezza del paziente che l'Organizzazione Mondiale della Sanità celebra ogni anno il 17 settembre, la SICPRE ribadisce i principi da seguire per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica in sicurezza.

«La nostra prima raccomandazione è quella di scegliere uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, cioè di affidarsi a chi dopo la laurea in Medicina e Chirurgia ha studiato per altri 5 anni frequentando la Scuola di Specializzazione: niente a che vedere con la preparazione che dà un master di qualche settimana».

Sì, perché preparazione vuol dire qualità dei risultati, sicuramente, ma prima di tutto sicurezza.  «Nessun atto della vita è esente da rischi e la chirurgia plastica non fa eccezione – dice ancora Magliocca -. Il professionista serio illustra pro e contro, possibili evoluzioni nel tempo, eventuali necessità di reintervento, possibili evenienze negative. Tutto questo non vuol dire che la chirurgia plastica sia pericolosa, assolutamente. Ma il paziente va informato in modo esauriente e onesto, lasciandolo completamente libero di valutare e decidere».

Last but not least, il prezzo. La sicurezza viene da ambienti appropriati, materiali e dispositivi certificati, professionisti preparati. Quando trattamenti e interventi vengono offerti a prezzi stracciati, qualcuno di questi elementi manca. »Assolutamente no al low cost – conclude Magliocca -: vuol dire rinunciare alla sicurezza e mettere a repentaglio la propria salute».

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