Sanihelp.it – Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista BMC Medicine e condotto presso l’università di Leeds, le donne che seguono una dieta vegetariana hanno maggiori probabilità di patire una frattura dell’anca nella vecchiaia.
Questo rischio accresciuto sarebbe dovuto a un indice di massa corporea (IMC) inferiore nelle donne vegetariane rispetto a quelle abituate a mangiare carne e a un minore apporto di vitamina D.
Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni dopo aver seguito 26.318 donne di età compresa tra 35 e 69 anni, il 28% del campione iniziale si è dichiarato vegetariano.
Tra tutte queste donne, in 20 anni sono stati osservati 822 casi di fratture dell'anca, ovvero più del 3% del campione.
Le diete vegetariane, tuttavia, sono più sostenibili e possono ridurre la probabilità di sviluppare diabete, obesità, malattie cardiache e anche alcuni tumori.
Le donne, però, dovrebbero prestare una grande attenzione al mantenere il loro peso corporeo ideale e curare l’apporto adeguato di proteine e dei nutrienti importanti per la salute delle ossa, come calcio e vitamina D, vitamina B12, senza trascurare di svolgere sempre una corretta e costante attività fisica. Servono, in ogni caso, studi ulteriori per capire meglio i motivi alla base di questa correlazione, fra dieta vegetariana e maggiore incidenza di frattura dell’anca.