Sanihelp.it – Essere vittime di bullismo o essere dei bulli sono due situazioni che vissute nell’adolescenza possono ripercuotersi molto negativamente nell’età adulta e determinare problemi lavorativi e difficoltà ad instaurare rapporti d’amicizia e lealtà duraturi nel tempo: lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science.
Gli autori dello studio hanno seguito circa 1420 ragazzi, li hanno monitorati 4-6 volte nella fascia di età 9-16 anni e poi nuovamente nella fascia di età 24-26 anni.
Le persone che hanno subito episodi di bullismo o sono stati bulli in adolescenza in età adulta sono stati 6 volte più propensi degli altri ad avere problemi lavorativi, problematiche psichiatriche e molto più propensi degli altri a fumare.
Queste persone hanno evidenziato difficoltà a mantenere per più anni consecutivi lo stesso posto di lavoro e difficoltà nel mettere da parte i soldi, ma una forte propensione a dissipare tutti i loro guadagni.
Queste persone hanno evidenziato una forte prepotenza che li porta ad avere grosse difficoltà nello stabilire rapporti di amicizia o lavorativi solidi e duraturi.
Sempre più si rafforza l’evidenza che il bullismo non è un fenomeno quasi inevitabile dell’adolescenza, ma è un fenomeno che purtroppo, si ripercuote molto negativamente sull’esistenza di chi lo subisce o lo pratica.