Sanihelp.it – «Se nell’ambito del benessere c'è un mito che non morirà mai, è quello di bere otto bicchieri di acqua al giorno – affermava il dottor Aaron Carroll, professore di pediatria presso l'Indiana University School of Medicine, su un articolo edito dal New York Time lo scorso 25 agosto – Non solo non è vero, ma non esiste nemmeno alcuna evidenza scientifica a sostegno di questa credenza».
Secondo il dottor Carrol infatti, quando nel 1945 la Food and Nutrition Board introdusse la raccomandazione di bere circa due litri e mezzo di acqua al giorno, l’indicazione aggiuntiva che specificava come ‘la maggior parte di questa quantità fosse contenuta negli alimenti consumati quotidianamente’ venne totalmente ignorata dai più.
«Anche se considero e raccomando l'acqua come la bevanda migliore da consumare, questa non è certamente l’unica fonte di idratazione per l’uomo – aveva quindi proseguito il dottor Carrol – Pertanto non c'è bisogno di assumere la quantità di liquidi di cui si necessita, esclusivamente attraverso il consumo di bevande».
Di tutt’altro avviso però si sono dimostrati innumerevoli esperti della comunità scientifica, tra cui anche il professor Nicola Sorrentino, Dietologo e Idrologo Medico dell’Università di Pavia nonché Direttore Scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme, che attraverso il suo blog su L’Espresso.it spiega perché invece sia davvero importante seguire la regola degli ‘8 bicchieri d'acqua al giorno’.
«Otto bicchieri d’acqua al giorno un falso mito del benessere? L’unica bufala è consigliare di berne poca» esordisce il professor Sorrentino.
Dalle raccomandazioni degli esperti alle linee guida internazionali, passando per gli innumerevoli studi scientifici compilati in materia infatti, «nessuno sottovaluta l’importanza di idratarsi correttamente, anzi ci indicano che ogni giorno, in linea generale, gli uomini devono bere 2500 ml, le donne 2000 ml e i bambini 1500 ml – scrive l’esperto – Di questi, solo circa 500-700 ml (pari al 20%) possono essere assicurati dagli alimenti, soprattutto frutta e verdura. La parte restante deve essere per forza di cose introdotta grazie alle bevande, e quella da preferire è indubbiamente l’acqua».
La regola degli ‘8 bicchieri al giorno’ quindi rappresenta uno standard consigliato dalla stragrande maggioranza degli esperti, utile soprattutto a prevenire lo stimolo della sete.
«Va considerato – aggiunge il professor Sorrentino – che la sete è controllata dall’ipotalamo, ma questa ghiandola del cervello non è un indicatore sempre affidabile e a volte può scattare in ritardo, come nel caso di bambini e anziani. È quindi importante bere non solo quando se ne sente il bisogno ma regolarmente, durante tutta la giornata».
In ultimo, facendo riferimento alle abitudini alimentari caratteristiche degli italiani, «siamo i più grandi consumatori di sale, ne consumiamo il doppio rispetto alla dose giornaliera suggerita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – conclude l’esperto – Oltre a doverci necessariamente impegnare per una riduzione del consumo di questo ingrediente, una buona idratazione può contribuire a smaltire il sale in eccesso».
Insomma, se uno stile di vita equilibrato e salutare passa necessariamente attraverso un’idratazione corretta, la regola degli ‘8 bicchieri al giorno’ è un’indicazione che dev'essere mantenuta come punto di riferimento costante.