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Fumo in gravidanza: danni anche dopo la nascita

Sanihelp.it – In gravidanza non si fuma ed è un imperativo categorico.


A sostenerlo uno studio statunitense recentemente pubblicato sulla rivista Pediatrics, secondo il quale anche una sola sigaretta fumata durante la gestazione è sufficiente ad aumentare il rischio di morte improvvisa del lattante fino a un anno dopo la nascita.

Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni dopo aver analizzato i dati forniti da un database del Centro Statunitense per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), contenente informazioni relative a tutti i nati fra il 2007 e il 2011, grazie a un sistema di intelligenza artificiale creato dalla Microsoft.

Hanno così accertato che è sufficiente una sola sigaretta al giorno fumata durante la gestazione per aumentare il rischio di morte improvvisa del neonato.

La percentuale di rischio aumenta di circa il 7% per ogni sigaretta in più fumata ogni giorno.

Dallo studio è anche emerso che le donne che durante il III trimestre hanno ridotto sensibilmente il fumo di sigaretta hanno visto ridurre il rischio di morte improvvisa del loro piccolo del 12%, mentre l’abbandono del vizio sia pure durante il III trimestre, lo ha ridotto del 23%. 

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