Sanihelp.it – Sono queste le principali paure degli italiani, almeno stando alle ricerche effettuate nel portale guida psicologi:
Paura dell'abbandono
Paura di stare solo in casa
Paura di guidare (amaxofobia)
Paura di sentirsi male
Paura di non essere amati
Paura dei legami (controdipendenza)
Paura di innamorarsi (philofobia)
Paura di cambiare lavoro
Paura della felicità (cherofobia)
Ipocondria
Paura di fidarsi degli altri (pistanthrofobia)
Paura della gravidanza e del parto (tocofobia)
Paura del tradimento
Paura della morte di persone care
Paura del contagio
Scorrendo questa particolare classifica si vede come gli italiani temano l'abbandono, lo stare soli in casa, denotando, dunque, la difficoltà a rimanere soli con sé stessi accompagnata da un forte bisogno dell'altro.
Questo stupisce se pensiamo a come sia la società di oggi, con al centro il soggetto, una società narcisista dove ognuno pensa a sé, al proprio apparire, alla propria felicità. T
utto dura poco, si ha la tendenza a interrompere le relazioni se qualcosa non funziona piuttosto che cercare di risolvere i problemi.
Eppure poi ci si sente soli.
Forse la chiave sta nell'investire di più nelle relazioni, senza calcoli e senza troppe barriere.
È sbagliato pensare che l’altro sia sempre in cattiva fede, o che non siamo abbastanza per trovare una persona che ci voglia bene.
Solo avendo maggiore fiducia in sé e negli altri si potrà riuscire ad averne anche nelle relazioni e non temere l'abbandono.
La paura delle malattie e la paura della morte delle persone care sono una costante riconducibile alla consapevolezza della fragilità dell’umana esistenza e al desiderio istintivo di vita e benessere.
Si posiziona al 15esimo posto la paura del contagio, una novità del 2020, conseguenza della pandemia che ancora oggi coinvolge il mondo intero.