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Gambe, così ritrovano leggerezza

Un aiuto per la circolazione

Sanihelp.it – La sedentarietà forzata dovuta allo smart working e per di più l’arrivo delle temperature rigide possono essere fattori di rischio per la salute delle gambe. Secondo le stime, in Italia circa il 50% della popolazione soffre di insufficienza venosa, in maggioranza donne. Tra le causa insieme a familiarità, gravidanze, squilibri ormonali va sempre considerata anche la mancanza di movimento. 


Si pensa alla salute e alla bellezza delle gambe soprattutto in estate perché l’abbigliamento estivo le lascia scoperte. Ma il problema non è solo estetico visto che l’insufficienza venosa può minare il benessere delle gambe con edemi, crampi notturni, prurito, gonfiori e formicolii.

La prevenzione in materia di benessere e bellezza delle gambe non conosce stagioni ed è proprio questo il periodo migliore per prendersi cura di sé garantendosi una buona circolazione dodici mesi all’anno. Ecco i consigli del professor Francesco Setacci, chirurgo vascolare presso le cliniche Juneco con sedi a Milano City life e Roma Est.

E’ bene partire dai fattori di rischio: le minacce a una buona circolazione sono la sedentarietà e il sovrappeso, i fattori stagionali come gli sbalzi di temperatura tra il freddo e il caldo, gli indumenti che stringono, i tacchi alti, l’alimentazione sbagliata, la ridotta idratazione, ma non vanno sottovalutati anche i rischi professionali che corrono le persone costrette a stare in piedi o al contrario sedute troppo a lungo.

La salute delle gambe comincia a tavola. «Agrumi e mirtilli sono preziosi, così come gli integratori veno-protettivi a base di estratto di ippocastano, ananas e vite rossa, tutti ricchi di bioflavonoidi e vasotonici con spiccata attività antinfiammatoria ed antiedemigena» spiega l’esperto. 

«Le calze a compressione graduata rappresentano le migliori alleate per il benessere della circolazione venosa, oltre ad una regolare attività fisica, fatta di attività aerobica da svolgersi a tutte le età».

Nel caso in cui il problema si sia già manifestato trasformandosi in un sintomo evidente come i capillari dilatati; a seconda della dimensione del vaso sanguigno o dell’entità dell’area da trattare si può optare per due differenti alternative: Scleromousse oppure Laser.


Se il capillare è troppo grande il laser, perfetto per chiudere i vasi più piccoli, può comportare il rischio di ustione. «I trattamenti estetici dei capillari molto grandi possono essere eseguiti attraverso Scleromousse» prosegue il dottor Setacci «un trattamento molto meno aggressivo della semplice sclerosante».

La sostanza sclerosante è un farmaco e la percentuale di prodotto va aumentata in base alle dimensioni della zona da trattare e questo può causare irritazione. «Con la Scleromousse invece si diminuisce la concentrazione di prodotto riducendone tossicità ed infiammazione» continua l’esperto. 

Si tratta di interventi che richiedono tra i 15 ed i 30 minuti, eseguiti ambulatorialmente e non richiedono nemmeno anestesia. Si può ritornare immediatamente alle proprie occupazioni e nei cinque giorni successivi è sufficiente non esporsi al sole o a lampade solari. È consigliato indossare calze a compressione graduata.

Mai dimenticare l’importanza del movimento per la salute delle gambe. E’ sufficiente passeggiare per mezz’ora al giorno oppure fare le scale quando possibile. Se non c’è tempo o possibilità di muoversi per varie ragioni, è utile alternare la posizione in punta di piedi con l’appoggio sui talloni o praticare la marcia su posto avendo cura di alzare bene le ginocchia per stimolare la contrazione muscolare e favorire l’azione di pompa esercitata dai muscoli delle gambe sul ritorno venoso.

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