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Depilazione: i metodi dell’estetista

Speciale Peli addio per sempre

Sanihelp.it – Per chi concepisce la depilazione alla stregua di un vero e proprio trattamento di bellezza, i più importanti centri estetici propongono l’esotica e antichissima tecnica a filo orientale.


Si utilizza un filo di cotone, che permette di estrarre in modo efficace la radice del pelo. Il filo nelle mani di un’esperta estetista assume, con il corretto movimento delle dita, la forma di una spirale, nella parte a contatto della zona da depilare, e dall’altra si avvolge intorno al collo di chi depila per far leva, con movimenti alternati, e permettere di estirpare i peli dal volto, dalle gambe, dal seno e dalle zone anche più delicate del corpo.

Non fa male, ma le meno coraggiose possono richiedere, prima del trattamento, un anestetico vegetale a base di agrimonia, valeriana o melissa, e alla fine una soluzione ritardante la ricrescita a base di papaina, enzima vegetale presente nel succo della papaia. Questa tecnica estirpa il pelo dalla radice e con il tempo riesce a indebolirlo fino a non farlo più ricrescere.

Occorrono diverse sedute, mediamente due o tre al mese, per un periodo di tempo tra i 12 e i 18 mesi. La metodica non ha controindicazioni, perché non ha effetti esfolianti sulla pelle, evitando, inoltre, la formazione di follicolite.

In alternativa ci sono le già conosciute e sempre valide metodiche allo zucchero kalawa, una depilazione a freddo, anch’essa derivata dalla tradizione orientale, con una pasta a base di zucchero o miele e limone che svolge anche un’azione di gommage sull’epidermide (dai 45 agli 80 Euro), e quella alla gelatina di rose, che lascia la pelle morbida e vellutata e ha un’azione ritardante sulla crescita del pelo.
Al termine del trattamento, la pelle viene idratata con Oleolito di Rosa Damascena e mandorle dolci (45 euro). 

Essere lisci una volta per tutte, senza dover continuamente ricorrere all'estetista, è invece la promessa della depilazione laser, che assicura il 98% di successo nell'eliminazione definitiva dei peli superflui, a distanza di cinque anni. Il dato arriva da uno studio condotto dalla dottoressa Sofia Zafiropoulou, esperta in Medicina laser e direttore scientifico del Centro Medico Turati di Milano.

La tecnica utilizzata è il laser ad Alessandrite, che emette un fascio di luce con lunghezza d'onda pari a 755nm, utilizzando come recettore la melanina del bulbo del pelo che trasporta alla radice il calore provocando l'ischemia completa del bulbo senza ledere i tessuti circostanti. È indicato per ogni tipo di superficie e si accompagna a un sistema di raffreddamento cutaneo sia per prevenire danni collaterali dovuti al calore, sia per aumentare la tollerabilità del trattamento.
Il periodo migliore per sottoporsi al trattamento è proprio quello primaverile: occorre infatti avere una pelle non ancora abbronzata e non esporsi al sole almeno per due settimane.


L’epilazione definitiva può avere anche una finalità curativa nel caso di follicoliti e cisti di peli che crescono sotto la pelle e hanno bisogno di una terapia antibiotica e a volte di escissione chirurgica.
Bastano tre trattamenti per far scomparire il 70 per cento dei peli agli arti inferiori di una donna. I costi variano: si parte da una base di circa 150 Euro per i baffetti.

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