Sanihelp.it – Le prime avvisaglie ci sono state durante le vacanze natalizie, ora è stato rotto ogni indugio, e l'esercito della neve, armato di sci, scarponi e racchette, sta invadendo pacificamente impianti innevati sulle Alpi e sugli Appennini.
Soprattutto in periodi di sovraffollamente delle piste è importante che tutti siano molto prundenti. L’appello arriva da coloro che fanno del mantenimento della sicurezza il loro mestiere: gli agenti della polizia di stato, appunto, che prestano il servizio di «Sicurezza e soccorso in montagna».
Sono 185 gli agenti che, addestrati presso il Centro Alpino di Moena, anche quest'anno hanno presteranno questo tipo di servizio in 50 stazioni invernali presso le più frequentate mete delle Alpi e Appennini.
I poliziotti di montagna sono pronti ad assicurare il controllo del territorio nelle località sciistiche, garantendo il rispetto delle normative nazionali e locali. Intervengono in caso di infortuni per provvedere al primo soccorso e per ricostruire l'accaduto, in modo da individuare eventuali responsabilità civili e penali.
Gli agenti della neve, poi, avvalendosi del Distaccamento cinofili, collaborano insieme al «Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico» alla ricerca di persone disperse in seguito a valanghe o situazioni meteorologiche avverse. Sono addetti anche al mantenimento dell'ordine pubblico in occasione di manifestazioni.
Ecco alcune statistche raccolte dagli agenti della neve:
Il numero di interventi di soccorso è aumentato: da 11.318 nella 2001-2002 è passato a 13.157
I soccorsi più frequenti si verificano tra ore 11 e le 13
Si conferma il trend che vede in aumento gli incidenti che riguardano gli snowboarder
La vittima più frequente di incidenti è di sesso maschile e ha un'età tra i 21 e i 30 anni
A livello traumatologico si sono registrate con più frequenza distorsioni e contusioni
Fonte www.poliziadistato.it