Sanihelp.it – Manca ancora qualche settimana a Natale ma i nostri piccoli hanno già le idee chiare su cosa vorrebbero vedere sotto l’albero la notte della Vigilia. Sempre più curiosi, attivi, ricettivi nei confronti dei richiami della pubblicità e delle tentazioni offerte dal mercato dei giocattoli, i bambini si mostrano ogni anno più esigenti e pretenziosi sui doni da commissionare a Babbo Natale. Come ridimensionare l’importanza del regalo in sé e valorizzare invece altri aspetti importanti delle feste, quali il ritrovo famigliare o l’aspetto religioso? Ecco i consigli della dottoressa Emanuela Iacchia, psicologa e psicoterapeuta infantile.
1. Fate capire ai vostri bambini che i doni sono qualcosa di aggiuntivo al piacere della festa come momento di ritrovo familiare e di condivisione gioiosa. I doni sono un coronamento della festa e non lo scopo unico e primario del festeggiamento. Questo si può far comprendere dando importanza alla convivialità e al piacere della famiglia riunita, coinvolgendo il piccolo nella preparazione del pranzo, nell’addobbo dell’albero e della casa o nella spiegazione del significato religioso del Natale.
2. Non esagerate in quantità e in valore, suggerendo magari anche a parenti e amici cosa regalare al piccolo. Il messaggio da far passare è che il numero di regali non è direttamente proporzionale all’affetto da dimostrare, ma è il significato del donare qualcosa che dà la misura del bene che si vuole a qualcuno.
3. Non esaudite tutte le sue richieste al primo cenno di desiderio. Attendere che il desiderio di qualcosa nasca e si sviluppi accresce il desiderio stesso e insegna ai piccoli a coltivare i propri sogni, con la consapevolezza che quel desiderio potrebbe anche non esaudirsi. L’aspettativa ed eventualmente la frustrazione sono sentimenti che i bambini devono imparare a conoscere per avere una visione della realtà oggettiva, una realtà in cui, purtroppo, non sempre tutto quello che si desidera è raggiungibile.
4. Non confondete il regalo con il premio: il guadagnarsi qualcosa (facendo il bravo, prendendo buoni voti a scuola o aiutando la mamma) vale quando il premio è concordato precedentemente insieme e non ha niente a che vedere con i doni che si ricevono a Natale o al compleanno. Il regalo è qualcosa di gratuito, è il simbolo di un affetto, ma attenzione: non lo deve compensare, né, peggio ancora, sostituire.
5. Educatelo a donare a sua volta, non solo a ricevere. Se i regali sono tanti, si può tenerne via uno per chi non può permetterselo, oppure si può acquistare qualcosa da donare a qualcuno a cui si vuol bene. Così gli si insegna a essere altruisti e a condividere ciò che si ha la fortuna di avere.
6. Fate regali consoni all’età del bambino e alle sue passioni, e non scegliete oggetti o giochi che gratificano più voi che lui. A volte i papà acquistano videogame ultratecnologici o macchinine radiocomandate costosissime quando il figlio si accontenterebbe volentieri di un semplicissimo pallone.
7. Incoraggiatelo a scrivere una letterina a Babbo Natale o a Gesù Bambino. La lettera aiuta a preservare quella magia e quel mistero che contraddistinguono il Natale e che fanno parte dell’infanzia di tutti. Inoltre la lettera può essere trasformata in un’iniziativa educativa, purché non si esaurisca a un mero elenco di desideri stile lista della spesa, ma sia accompagnata da un impegno, un proposito, o magari un ringraziamento speciale.