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Guida alla convivenza con i cani altrui

Sanihelp.it – Non tutti amano i cani. È però inevitabile, nella vita in società, incontrarne diversi. Per evitare di creare problemi a sé o al proprietario stesso, il non-cinofilo dovrebbe sempre comportarsi come segue:


1. Se si vuole toccare il cane, è necessario chiedere il permesso al proprietario, attendendo che questo possa rispondere. 

2. I cani estranei non vanno MAI accarezzati sulla testa, ma sulle spalle o sul petto: accarezzare la testa per alcuni cani è sinonimo di aggressione fisica. 

3. I bambini devono essere sorvegliati e non deve essere permesso loro di toccare un cane senza averlo prima chiesto al proprietario, che potrà sorvegliarne l’interazione; cani e bambini sono entrambi imprevedibili, soprattutto quando non si conoscono l’un l’altro. 

4. È necessario insegnare al bambino che esistono cani più socievoli e altri più riservati e che anche i meno socievoli non possono fare nulla di male se il bambino sta fermo con mani e piedi, non lo guarda negli occhi e sta zitto (giocare a fare la statua). Nessun cane è interessato a un bambino fermo e zitto. 

5. Se non si vuole essere oggetto di zampate sporche o di leccate in faccia, va evitato di chinarsi verso il cane sconosciuto chiamandolo e facendogli complimenti. 

6. Non si infilano le mani in un cancello o in una gabbia che contengono un cane. 


7. Non si minaccia mai un cane con oggetti o bastoni, nemmeno per scherzo. 

8. Non si tocca un cane che mangia o che dorme. 

9. Non si disturba un cane al ristorante, distraendolo dalla sua buona condotta e rischiando di infastidire gli altri avventori. 

10. Non si sorprende la coppia cane-padrone apparendo all’improvviso (lo scherzo). I cani non capiscono gli scherzi e si possono spaventare o aggredire.

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