Sanihelp.it – Stabilire con chiarezza le tendenze sul consumo di cocaina non è facile, e non è possibile farlo basandosi unicamente su studi condotti tra la popolazione. Tuttavia, queste indagini possono essere il punto di partenza per avere un quadro più chiaro della situazione.
A questo proposito, uno degli strumenti più utili è l’indagine europea nelle scuole sul consumo di alcol e altre droghe (ESPAD), condotta su studenti europei e di alcuni paesi extra UE tra i 15 e i 16 anni, che è ritenuta un’importante fonte di informazione nonché un prezioso strumento per registrare l’andamento nel tempo sul consumo di tali sostanze.
I nuovi dati presentati nel 2005, provenienti dalle indagini ESPAD del 2003 effettuate su studenti di 15-16 anni mostrano una percentuale di studenti compresa tra il 2 % e il 36 % che riferisce di aver fatto uso di droga negli ultimi 12 mesi, mentre il dato sul consumo nell’ultimo mese va da 0 % in alcune nazioni al 19 % in altre.
In Italia, in particolare, i dati sulla popolazione studentesca sono tratti dagli studi di prevalenza a carattere nazionale effettuati su un campione rappresentativo mediante questionari compilati direttamente dagli studenti (ESPAD®Italia2000 ed ESPAD®Italia2004).
L’assunzione di cocaina tra gli studenti almeno una volta nella vita è stato rilevato nel 4,8% dei casi e l’uso negli ultimi 12 mesi nel 3,5%. Più nel dettaglio, l’aumento fra il 2000 ed il 2004 è attribuibile agli studenti 19enni, mentre a 15 e 17 anni è rimasto pressoché invariato. Tra i soggetti che riferiscono di aver provato la cocaina almeno una volta nelle vita, si osserva che già a 16 anni oltre il 2% degli studenti ha avuto almeno un contatto con la sostanza, valore che a 19 anni supera il 10%. (Fonte: Relazione Annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia – Anno 2004).
Un altro dato preoccupante proviene dalle indagini campionarie IPSAD®Italia2001 e IPSAD®Italia2003, che hanno indagato la prevalenza d’uso della cocaina, nella vita e negli ultimi 12 mesi, su soggetti di età compresa tra i 15 e i 44 anni.
Di questi, il 5,4% del campione intervistato nel 2003, circa 1.285.000 persone, riferiva di aver fatto uso di cocaina almeno una volta nella vita, e l’1,5%, ovvero 357 mila persone, negli ultimi 12 mesi.
L’uso di cocaina evidenzia inoltre un incremento significativo tra il 2001 e il 2003: raddoppia il numero di soggetti tra i 35 e i 44 anni che ne riferisce l’uso una o più volte nel corso della vita, e aumenta in tutte le fasce di età considerate l’uso di una o più volte negli ultimi 12 mesi.
La classe di età più esposta ai consumi di cocaina sembra quella dei più giovani. La cocaina, infatti, appare utilizzata tra i giovanissimi (15-24 anni) in una quota di soggetti maggiore che nella fascia d’età adulta (35-44 anni), in percentuali pari al 5,1% contro il 4,2% per l’uso nella vita, e in percentuali pari addirittura al 2,5% contro lo 0,5% per l’uso negli ultimi 12 mesi (dati 2003).
Inoltre, l’incremento dell’uso nel genere femminile è molto alto: praticamente si raddoppia (da 0,5% a 1%), tra il 2001 e il 2003, il numero di soggetti di sesso femminile che riferisce di avere usato negli ultimi 12 mesi, una o più volte, la cocaina.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica del consumo di cocaina, sono soprattutto le regioni del Centro-Nord ad essere interessate, mentre appare meno diffuso nelle Regioni del Sud. Si osserva tuttavia, nel confronto 2001-2003, come l’esposizione al consumo sia cresciuta soprattutto nelle Regioni del Centro dove la prevalenza di coloro che si sono avvicinati alla sostanza passa dal 3,7% al 6,8%.