Sanihelp.it – Il vecchio detto per cui «la donna incinta deve mangiare per due» è valido?
Assolutamente no: in gravidanza occorre mangiare né più né meno del normale per i primi tempi e assecondare un po’ di più la fame nelle fasi più avanzate.
Quanto deve essere il reale supplemento calorico giornaliero?
Per stabilirlo bisogna disporre di una tabella per le variazioni di peso e cercare di stare sempre entro i parametri proposti, limitando la propria voracità qualora si osservasse un aumento eccessivo.
Come si deve comportare una donna che all’inizio della gravidanza è già in sovrappeso?
Non deve aumentare nemmeno un grammo in più del peso ritenuto corretto per le varie fasi della gestazione. Se poi volesse approfittare della necessità di mettersi in ordine per il parto e l’allattamento, potrebbe rivolgersi a un medico e intraprendere un percorso alimentare in grado di aiutarla a perdere peso in maniera sicura per lei e il bambino.
Quali alimenti non possono mancare? Quali invece bisogna evitare?
In gravidanza è necessario avere l’alimentazione più completa possibile, avendo cura soprattutto di apportare acido folico, vitamina D, calcio e ferro. Sarà poi cura del medico indagare eventuali carenze e suggerire le dovute integrazioni. Da evitare i cibi grassi ed elaborati e quelli che possono aumentare il rischio di toxoplasmosi: carne poco cotta, insaccati, verdura fresca non adeguatamente lavata. Fondamentale è l’acqua, da bere a gogo.
Un aiutino contro i disturbi tipici: nausee, stitichezza, bruciori di stomaco, ritenzione idrica, anemia?
La nausea e i bruciori di stomaco in gravidanza sono dovuti a fattori ormonali, per cui sarà difficile tenerli a bada. Si può provare facendo pasti leggeri e ricorrenti a base di alimenti asciutti (crackers o pane) ed evitando cibi che posso aumentare il disagio quali tè, caffè e agrumi. Evitate gli odori forti o soggettivamente sgradevoli, non sdraiatevi subito dopo avere mangiato e preferite le cene leggere consumate presto (magari facendo un leggero spuntino secco prima di coricarsi). Per l’anemia aumentate il consumo di cibi che apportano ferro (come carne rossa, fegato, legumi e frutta secca), magari assunti con alimenti ricchi di vitamina C che ne favoriscono l’assorbimento (broccoli, patate, peperoni verdi, pomodori, agrumi). Per la stitichezza si dovrà aumentare il consumo di pere, prugne e kiwi, verdure cotte, ma soprattutto bere e camminare moltissimo. Utili anche le fibre, che potranno essere assunte come crusca oppure sotto forma di cereali integrali.
Perché le proteine sono così importanti?
Il feto le richiede per la propria struttura in via di costruzione: pelle, ossa, capelli e qualsiasi organo interno è composto prevalentemente da proteine.
Le vegetariane devono seguire qualche attenzione particolare?
Donne vegetariane che assumono pesce, uova e latticini non dovrebbero avere problemi, viceversa donne che escludono ogni cibo che deriva da animali (in questo caso si parla di vegetaliane) dovranno integrare la propria dieta con proteine, ferro, vitamina B12 e acido folico.
Come fronteggiare gli attacchi di fame?
Credo che il pensiero di stare facendo la cosa giusta, per sé e per il proprio bambino, dovrebbe incentivare l’attenzione a non soggiacere agli impulsi della fame. Inoltre si può sfruttare le tecniche utilizzate dalle persone impegnate in una dieta: ricordare che mangiando vanificano i loro desideri di perdere peso, nascondere le cose buone dietro quelle meno appetibili, avere a disposizione molte distrazioni ecc…
Le voglie: verità o leggenda?
Leggenda, senza dubbio.
Qualche consiglio per recuperare la forma dopo il parto?
Sono gli stessi per chi segue un programma dimagrante: un’alimentazione sana, realmente rapportata alle proprie esigenze (neanche quando si allatta si deve mangiare per due!) e un buon movimento, necessario anche per riprendere il tono perso durante le ultime fasi della gravidanza.