Sanihelp.it – L’ iperidrosi è una sindrome caratterizzata da aumento della secrezione sudorale diffusa o localizzata, può essere emilaterale o colpire parti simmetriche (ascelle, mani e piedi) a eziologia non ancora chiara. Può comparire associata a patologie infettive (TBC, tifo addominale, malaria, polmonite, reumatismo articolare acuto), in corso di ipertiroidismo, nelle nevriti, nei soggetti isterici. Anche le intense emozioni possono provocarla.
Si tratta di una condizione che crea alquanto imbarazzo o invalidante in quanto l’unico sintomo è l’abbondante sudorazione che in alcuni casi può impedire od ostacolare qualsiasi attività manuale; il suo esordio è in età adolescenziale ma può migliorare negli anni.
Circa il trattamento si spazia dagli antisudoripari topici, agli anticolinergici come il glicopirrolato, all’intervento chirurgico come la ganglionectomia o lasimpatectomia in T2 che hanno successo soprattutto nelle iperidrosi palmari.
Ciò comporta anche effetti collaterali post-operatori come l’iperidrosi compensatoria che aumenta spontaneamente dopo alcuni mesi, l’iperidrosi recidivante, l’ipersalivazione, l’infezione della ferita, la nevralgia intercostale.
Di recente è stata introdotta l’inoculazione di tossina botulinica che ha lo scopo di bloccare le fibre simpatiche post-gangliari simpatiche che innervano le ghiandole sudoripare nei soggetti con iperidrosi palmare. È necessario, però, ricorrere a ripetute somministrazioni poiché l’effetto è di pochi mesi. Effetti collaterali sono dolore in sede di iniezione, ipostenia transitoria della mano.
In alcuni pazienti è risultata efficace anche la ionoforesi dell’acqua.