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Approcci olistici alla gestione del dolore cronico

Dall'alimentazione alle tecniche di rilassamento

Sanihelp.it – La gestione del dolore cronico a volte è complicata. Per molti è una vera e propria impresa agire per ridurre le condizioni dolorose, che spesso sono condizionate da abitudini della vita di ogni giorno. Oltre all'aspetto delle abitudini quotidiane, sul dolore influiscono senza dubbio anche elementi che hanno a che fare con l'emotività, condizioni che dipendono dal soggetto.


L'agopuntura per ripristinare l'equilibrio dell'energia

Qual è il rapporto tra agopuntura e fibromialgia? Chi studia gli effetti dell'agopuntura afferma che, per alcune situazioni, sarebbe davvero importante l'applicazione degli aghi utilizzati in questa disciplina in alcuni punti del corpo. Secondo gli esperti, l'agopuntura può stimolare quelli che vengono definiti circuiti di autoregolazione.

Il punto consiste nell'andare al di là dei sintomi: non ci si concentra esclusivamente sui segnali che l'organismo fornisce, ma si vuole ripristinare l'equilibrio energetico nel corpo. Tra coloro che soffrono di dolore cronico, sono in tanti, infatti, a provare una sensazione di sollievo dopo alcune sedute. E tutto questo potrebbe derivare dal rilassamento che si sperimenta e dal miglioramento della circolazione.

Anche se i risultati potrebbero variare in base al caso specifico, l'idea di una riduzione anche lieve del dolore apre una certa prospettiva di speranza, specialmente per chi convive da anni con disturbi di questo tipo.

Gli operatori specializzati consigliano di valutare questa tecnica in abbinamento a protocolli medici consolidati, in modo da creare un percorso personalizzato e rispettoso delle necessità individuali.

L'alimentazione consapevole e la riduzione del dolore


Ma qual è il ruolo dell'alimentazione? C'è davvero un rapporto tra cibi e dolore che dura nel tempo? In base a quanto affermano varie ricerche, la risposta a questa domanda è affermativa. Si può migliorare la risposta dell'organismo allo stress tramite l'assunzione di alimenti che hanno all'interno sostanze dall'effetto antinfiammatorio. Per esempio, la frutta secca, la verdura a foglia verde e il pesce azzurro hanno un effetto importante.

Il rapporto tra abitudini scorrette nell'alimentazione e processo infiammatorio sarebbe, quindi, molto stretto. E gli studi dimostrano che i sintomi dolorosi possono essere alleviati seguendo un percorso ampio che comprende la riduzione dei grassi saturi e degli zuccheri raffinati.

Per mantenere costanti i livelli di energia, riducendo quella sensazione di pesantezza che peggiora la percezione del dolore, si dovrebbero fare pasti leggeri e frequenti, non trascurando un corretto apporto di acqua. Non va dimenticata, inoltre, l'importanza di rivolgersi ad un professionista della nutrizione, che può guidare verso un piano personalizzato per supportare il benessere complessivo.

 

L'importanza dell'attività fisica

L'attività fisica, come lo yoga o il pilates, migliora le funzioni dei muscoli e diminuisce la rigidità delle aree del corpo contraddistinte dai sintomi dolorosi. Ma per quanto tempo allenarsi? E come procedere con l'intensità degli esercizi? Al centro dell'allenamento deve esserci sempre la gradualità, che va applicata sia al tempo che all'intensità degli esercizi svolti. Chi preferisce avere un contatto diretto con l'ambiente esterno alla casa può anche semplicemente compiere una breve passeggiata ogni giorno, con un risultato evidente per il benessere emotivo e fisico.

Le tecniche di rilassamento e il sostegno psicologico

Le pratiche di meditazione mindfulness o di training autogeno danno poi un effetto benefico particolare per coloro che hanno a che fare con i dolori. Le attenzioni vengono orientate verso le sensazioni che si provano dall'interno.

In particolare, gli esercizi di respirazione aiutano a far rallentare il battito cardiaco e a distendere gradualmente i muscoli. Lo stato di calma può avere un effetto determinante nel ridurre la percezione del dolore. E lo stesso si può dire dell'umore migliorato, che spezza il circolo vizioso dell'ansia e del malessere dal punto di vista fisico.

Il supporto dei professionisti nel campo della psicologia, infine, può aiutare a trovare strumenti utili per elaborare i pensieri negativi collegati all'ansia.

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