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Lo zucchero? Meno ne consumi, più vivrai a lungo e in salute

Linee guida per una sana nutrizione

Al primo posto della top five dei cibi ritenuti dannosi per la nostra salute c’è senza dubbio lo zucchero, che – al pari di una droga – sostengono gli esperti di nutrizione, creerebbe dipendenza. Questo alimento è in grado di accendere, così come la farina bianca ed i carboidrati ad alto indice glicemico in generale (quando consumati in elevate quantità), quella che i medici definiscono infiammazione cellulare, ritenuta responsabile dello sviluppo delle principali malattie croniche quali il diabete, le patologie cardiovascolari, l’obesità ecc.


Proprio per mettere un freno allo sviluppo di queste malattie, e per indirizzare le persone verso uno stile di vita più sano, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha recentemente divulgato nuove linee giuda sull’utilizzo dello zucchero, raccomandando ad adulti e bambini di ridurre il loro apporto giornaliero a meno del 10% dell’apporto energetico totale. Un'ulteriore riduzione al di sotto del 5% o di circa 25 grammi (6 cucchiaini) al giorno potrebbe fornire benefici ancora più grandi per la salute.

Quando si parla di zucchero, precisano gli esperti dell’OMS, ci si riferisce non solo al saccarosio o zucchero da tavola (disaccaridi), ma anche a glucosio e fruttosio (monosaccaridi), aggiunti ad alimenti e bevande da parte del produttore, cuoco o consumatore, ed agli zuccheri naturalmente presenti nel miele, sciroppi, succhi di frutta e succhi di frutta concentrati. Esclusi sono invece gli zuccheri di frutta e verdura fresca, e quelli naturalmente presenti nel latte.

«Abbiamo prove concrete che confermano come mantenere l’assunzione di zuccheri liberi al di sotto del 10% dell'apporto energetico totale sia in grado di garantire un minor rischio di sovrappeso, obesità e carie – spiega il dottor Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione per la Salute e lo Sviluppo dell’OMS – Effettuare cambiamenti a sostegno di questa politica, sarà la chiave per permettere ai Paesi di ridurre l'onere delle malattie croniche».

Gran parte degli zuccheri consumati oggi sono “nascosti” nei cibi che solitamente non sono visti come i dolci. Ad esempio, un cucchiaio di ketchup contiene circa 4 grammi (circa 1 cucchiaino) di zuccheri liberi. Una sola lattina di soda dolcificata con zucchero contiene fino a 40 grammi (circa 10 cucchiaini) di zuccheri liberi. Indispensabile diventa allora imparare a leggere le etichette dei prodotti che ne svelano la reale composizione, anche quando sulla confezione compaiono definizioni fuorvianti o ingannevoli (ad esempio light ecc.).

Le raccomandazioni dell’OMS sono basate sull'analisi delle più recenti evidenze scientifiche che hanno rilevato come gli adulti che consumano meno zuccheri hanno un peso corporeo inferiore, e che ad un aumento delle quantità di zuccheri nella dieta è associata una crescita del peso. Le ricerche mostrano inoltre come i bambini che consumano elevate quantità di bevande zuccherate hanno maggiori probabilità di essere in sovrappeso e/o obesi. Infine, quando l'assunzione di zuccheri è superiore al 10% del consumo totale di energia, le probabilità di incidenza di carie dentale sembrerebbero aumentare.

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