Lo stereotipo della madre italiana, quella che si vedeva nei film e nei telefilm di qualche anno fa, prevede che la felicità della genitrice sia direttamente proporzionale a quanto riesca a viziare il figlio, ingozzandolo a viva forza dei manicaretti che produce. Oggigiorno sappiamo che, per avere un ragazzo meno rammollito e più in forma, occorre prima nutrirlo con saggezza e poi introdurlo ai piaceri della tavola con raziocinio e sapienza, attraverso un'alimentazione salutare, grazie all'opera di sensibilizzazione della comunità scientifica riguardo i rischi connessi all'obesità e ad uno stile di vita sedentario: tuttavia, nonostante queste nuove consapevolezze, l'Italia rimane al primo posto per percentuale di ragazzi sovrappeso.
Ad affermarlo è un sondaggio promosso dal Ministero della Salute/CCM, coordinato dal Centro di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell'Istituto Superiore della Sanità e condotto dall'istituto di ricerca OKkio alla Salute in collaborazione con tutte le regioni italiane e col Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. I dati fotografano una situazione ancora preoccupante nel nostro paese, in cui un bambino di 8-9 anni su 5 risulta sovrappeso e uno su 10 obeso, mentre la percentuale di severamente obesi si attesa sul 2,2%.
Tali statistiche raccontano di una tendenza in leggero calo: nel 2013, infatti, il 23,2% dei bimbi era sovrappeso e il 12% obeso. È chiaro come occorra uno sforzo maggiore di modo da abbassare ulteriormente l'incidenza di una condizione correlata a numerose patologie responsabili del calo dell'aspettativa di vita, quali diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Le cattive abitudini alimentari rappresentano ancora le principali cause di obesità: l'8% dei bambini, ad esempio, salta la prima colazione, mentre il 31% fa una colazione inadeguata in termini di carboidrati e proteine. Il 52% fa una merenda troppo pesante a metà mattinata; il 41% assume abitualmente bevande gassate e/o zuccherate; il 25% non presenta nella propria alimentazione quotidiana frutta o verdura.
Anche la mancanza di esercizio fisico, tuttavia, rappresenta una causa piuttosto comune di sovrappeso e obesità. Il 18% degli intervistati pratica sport per meno di un'ora a settimana; il 42% possiede una televisione in camera; il 35% guarda la TV o si svaga coi videogiochi per più di due ore al giorno; e solo il 25% si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Direttamente correlato a questo aspetto la distorta percezione delle madri: il 38% delle intervistate dichiara di non ritenere che il proprio figlio sia sovrappeso, mentre il 29% nega che i propri bambini mangino troppo. Scarse anche le iniziative di delle scuole a favore di un'alimentazione più sana: se il 55% aderisce alla distribuzione di merende salutari a metà mattina, a base di frutta e yogurt, ed il 54% prevede attività motorie extracurricolari, solo un terzo ha tentato di coinvolgere i genitori in iniziative volte a sensibilizzare sull'importanza di una corretta alimentazione e della pratica sportiva.