Chiunque possieda un computer sa perfettamente cosa rappresenti la parola «mouse»: sebbene ultimamente sia stato un po' soppiantato dal touchpad, dispositivo di cui dispone la maggior parte dei portatili, il mouse altro non è che uno strumento necessario al fine di spostare il cursore e andare a cliccare su pagine, documenti o programmi presenti su di uno schermo. Il suo utilizzo è divenuto di uso talmente comune che, per utilizzare una citazione di Paul Carvel, «l'uomo moderno comunica spesso più con il suo mouse che con la sua lingua»: il che, soprattutto alla lunga, può presentare dei problemi, anche a livello fisico.
Infatti, secondo l'ortopedico Carlo Felice De Biase, Responsabile dell'Unità Operativa Semplice Chirurgia Ortopedica e Traumatologica Arto Superiore dell'Ospedale San Carlo di Nancy a Roma, sono sempre di più i casi di tendinite per l'eccessivo maneggiare di questo dispositivo. Si tratta di una condizione che colpisce tutti, indiscriminatamente: tuttavia, sono le donne a presentare i rischi maggiori, poiché possiedono il polso maggiormente sottile. Su dieci casi di persone che presentano una tendinite alla mano, circa tre sono dovuti all'esagerato uso del mouse, che porta ad un'infiammazione del tendine abduttore, cioè il prolungamento del muscolo che consente il movimento del pollice.
La causa sarebbe da attribuire al movimento innaturale che fa il polso a contatto con il mouse: il braccio rimane fermo mentre quella parte del corpo viene continuamente sollecitata, cosa che provoca la condizione precedentemente esposta. Ovviamente esistono categorie maggiormente a rischio, tra cui i disegnatori e i programmatori: ma l'uso eccessivo del computer, sia esso per svago o per lavoro, e che in altri studi ha mostrato di poter provocare ulteriori effetti collaterali preoccupanti quali ipertensione arteriosa, miopia, calo dell'attenzione, stress, insonnia e condizioni mentali, investe un po' tutti nella nostra società.
Tuttavia, si può tentare di prevenire ed ovviare al problema mantenendosi in esercizio: la maggior parte di quelli che sviluppato la tendinite da mouse, infatti, potrebbero evitarne ogni conseguenza fastidiosa allenando con una certa costanza il polso. Per questo le giovani donne, dal polso particolarmente sottile, rappresentano la categoria più a rischio. Dunque, secondo l'esperto, un buon metodo per prevenire la tendinite, soprattutto per quelle professioni costrette a lavorare a stretto contatto con un mouse, può essere quello di praticare uno sport che mantenga in esercizio i muscoli dell'avambraccio, come per esempio il tennis: e, nel caso in cui la disciplina non funzionasse, esistono comunque terapie maggiormente risolutive rispetto al riposo e all'applicazione del ghiaccio sulla parte dolorante per ovviare al problema, come il laser, gli ultrasuoni o la ionoforesi.