Non potevo certo mancare. Quando Klorane mi ha invitata al vivaio Riva, storico punto di incontro milanese di chi ama il mondo verde, non potevo mancare. L’occasione? Festeggiare insieme, in un pomeriggio di sperimentazione diretta tra terra, vasi e piante aromatiche, i vent’anni dell’istituto Klorane.
Creata nel 1994, la fondazione voluta dal dottor Pierre Fabre (fondatore di un gruppo farmaceutico e dermo-cosmetico tra i più importanti al mondo) si occupa di studiare, scoprire, esplorare e tutelare, con competenza ma soprattutto con amore, il mondo vegetale. Perché è dalle piante, dai semi, dai frutti e dai fiori che Klorane, marchio del gruppo Pierre Fabre dedicato in modo precipuo alla cura dei capelli ma anche della pelle in special modo quella dei bebè, ricava i preziosi principi attivi che rendono unici i suoi prodotti.
Negli anni Klorane mi ha permesso di viaggiare, sia pur virtualmente, attraverso il mondo seguendo la mia passione per il verde e i suoi tesori. Ho scoperto così il dattero del deserto che l’Istituto Klorane pianta nel considerevole numero di diecimila esemplari l’anno per costruire la Grande Muraglia Verde, argine naturale contro la desertificazione del Sahel e la Calendula Maritima, specie siciliana a rischio di estinzione, la splendida peonia della Cina, pronta a calmare le irritazioni del cuoio capelluto, il papiro del Nilo che liscia e il mango indiano che nutre e ammorbidisce.
Il consiglio: un giro esplorativo su www.klorane.it per conoscere i loro prodotti, ma soprattutto le piante usate per le formule e i progetti di salvaguardia che la Fondazione sostiene. Applausi!
Cosmetica: dal verde alle formule
cosmetica naturale
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