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Tutta la verità sulla liposuzione

Sanihelp.it – La liposuzione è un intervento chirurgico che consente di rimuovere gli eccessi di tessuto adiposo localizzati in alcune aree del corpo quali addome, anche, natiche, cosce, ginocchia, mento, guance e collo.


Anche se nessun tipo di liposuzione sostituisce i benefici di una dieta appropriata e dell’esercizio fisico, l’intervento può risultare utile per rimuovere il grasso dalle zone del corpo più testarde, che non rispondono ai metodi tradizionali di perdita di peso; la condizione ideale è quella di un peso relativamente normale ma con tasche di grasso localizzate.

Ma come funziona esattamente la liposuzione?

L’operazione può essere eseguita in anestesia generale oppure in anestesia spinale o epidurale, e consiste nella rimozione del tessuto adiposo in eccesso mediante l’azione di una cannula collegata a un apparecchio aspirante (pompa in aspirazione o grossa siringa).

La cannula viene introdotta nel grasso situato sotto la pelle attraverso piccole incisioni di 2-3 mm; una volta raggiunta la zona interessata, il grasso in eccesso viene frantumato e aspirato insieme a una quantità variabile di fluidi.

Alla fine dell’intervento, chiuse le piccole incisioni con punti di sutura o cerotti cutanei, bisogna indossare per almeno un mese una guaina elastica per chiudere i vasi sanguigni che inevitabilmente si rompono durante l’intervento e per limitare l’edema postoperatorio.

Non tutte le situazioni, però, richiedono la liposuzione tradizionale. Oggi esistono anche altre tecniche meno invasive pensate per i casi più leggeri, come la tecnica tumescente, che sfrutta l’effetto di turgore ottenuto dall’infiltrazione nelle aree di una cospicua quantità di fluido (soluzione salina, anestetico locale e adrenalina), per ottenere un’aspirazione del grasso facilitata, una riduzione della perdita di sangue, una migliore anestesia durante l’intervento e successivamente ad esso, e un riduzione delle ecchimosi post-operatorie.


Un’altra alternativa è la tecnica a cannula reciprocante: in questo caso il movimento di liposuzione non è manuale ma generato da una fonte elettrica o di aria compressa, che consente una rapida esecuzione con diminuzione di edema ed ecchimosi postoperatorie.

La liposuzione a ultrasuoni, infine, richiede l’uso di cannule particolari che producono energia a ultrasuoni. Attraversando l’area da trattare, l’energia prodotta fa “esplodere” la parete delle cellule grassose, sciogliendo il grasso per facilitarne l’aspirazione.

Nessuna di queste nuove tecniche si è dimostrata superiore alle altre: ognuna comporta sia vantaggi che potenziali problemi (ad esempio il rischio di ustioni alla cute per la tecnica a ultrasuoni), e quindi dipende molto dalla preferenza e dall’esperienza del chirurgo.

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FonteISPLAD

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