Sanihelp.it – Perché lasciarsi tentare dal piacere di un buon gelato?
Perché è un alimento completo: il gelato ha tutte le carte in regole per essere considerato un alimento a tutti gli effetti, infatti i suoi componenti soddisfano tutte le necessità dell’organismo: fabbisogno idrico, energetico, vitaminico e plastico-costruttivo.
Perché rende felici: un recente studio londinese ha rivelato che mangiare il gelato attiva una particolare area cerebrale sede di emozioni positive (leggi la notizia).
Perché contiene zuccheri di qualità: il gelato non contiene solo saccarosio, ma anche glucosio e fruttosio che, essendo monosaccaridi, non necessitano di metabolismo, vanno rapidamente in circolo e sono quindi subito disponibili sotto forma di energia. Poi c’è il lattosio, apportato dal latte e dalla panna, che favorisce l’assimilazione del calcio da parte delle ossa, processo di non trascurabile importanza, soprattutto nei bambini.
Perché è facilmente digeribile: le sostanze contenute nel gelato sono disperse in una massa di minutissime gocce d’acqua congelata che incorpora importanti volumi d’aria. Ne consegue che le sostanze così suddivise offrono ai succhi digestivi un’ampia superficie d’attacco; in una parola sono più facilmente e più rapidamente digerite in confronto ad altri alimenti che soltanto con la masticazione vengono sminuzzati.
Perché agevola la digestione di un pasto: la temperatura relativamente fredda del gelato esercita un’azione stimolante tanto sulle contrazioni dello stomaco, quanto sulla secrezione del succo gastrico, per cui il gelato consumato alla fine di un pasto favorisce la digestione (perciò è consigliabile anche a metà pasto, per favorirne il proseguimento).
Perché può rientrare in una dieta: se si consuma con moderazione e si prediligono i gusti alla frutta, decisamente meno calorici, il gelato può rientrare in un regime dimagrante, anzi, in virtù del suo alto valore nutrizionale è decisamente preferibile ad altri dessert ipercalorici e poveri di sostanze nutritive.
Perché non danneggia lo stomaco, anzi il gelato è utile a chi soffre di acidità gastrica, perché aumenta il pH gastrico e la capacità protettiva della parete dello stomaco. Per quanto riguarda la temperatura fredda, è stato dimostrato che non provoca nessun danno allo stomaco, in quanto il gelato si riscalda in condizioni normali di ingestione a + 8-10° C già in bocca.
È vero che in un primo momento i vasi sanguigni con i quali una sostanza fredda viene a contatto si restringono, ma subito dopo, per reazione, si dilatano e si ha un maggiore afflusso di sangue con conseguente aumento della produzione di succo gastrico. Per queste ragioni fisiologiche il gelato è servito a conclusione di un pasto.