Sanihelp.it – L’orientamento di fronte a un giovane con una calvizie in evoluzione è cambiato profondamente da quando è disponibile la finasteride.
Se dopo aver intrapreso un trattamento con questo farmaco si ha la certezza che la caduta si sia stabilizzata ed esiste una buona zona donatrice, non mi sembra logico dire a questo giovane di aspettare altri dieci anni prima di infoltire la sua zona fronto-temporale e post-hairline, come sostiene di fare qualche collega americano.
A un ventenne un po’ di capelli in più servono subito e se, dopo aver valutato con attenzione il caso, esistono le condizioni favorevoli per un buon risultato, mi sembra logico sottoporlo a un intervento. Anche perché in caso contrario non è improbabile che si possa indirizzare verso i capelli artificiali o una parrucca.
Naturalmente un giovane con un IV-V Norwood che entra in clinica con in mano una foto di quando aveva 14 anni e con la speranza di recuperare l’attaccatura da adolescente, non sarà mai un candidato adatto per l’autotrapianto.